Adhu Malual si racconta: "Sogno l'Olimpiade con l'Italia"

Nata a Roma il 14 novembre 2000 dai genitori sudsudanesi Yahya Malual e Mary Agar, Adhuoljok è sempre stata tagliata per essere una sportiva anche se, per sua stessa ammissione, non al livello di una giocatrice professionista di pallavolo.

“Quando sono entrata per la prima volta nella squadra di pallavolo della scuola, le altre giocatrici erano molto più avanti di me. In breve tempo sono migliorata e le ho raggiunte. Dopo aver visto i risultati, ho deciso di dedicarmi seriamente alla pallavolo”, ha detto la terzogenita di in una famiglia di quattro persone.

“Amo il Sud Sudan e amo anche l’Italia perché è qui che sono nata e cresciuta. Fin da bambina ho sempre voluto giocare per la nazionale (italiana). Se il Sud Sudan avesse una squadra nazionale che gareggia ad alto livello, allora forse l’avrei preso in considerazione”, ha aggiunto. “Sono stata a Juba [Capitale del Sud Sudan] quasi un mese. È stato emozionante incontrare alcuni dei miei parenti e fare amicizia. Spero di aiutare il Sud Sudan in futuro in termini di sport. Ho qualcosa in mente”.

Adhuoljok Malual ha giocato per la nazionale italiana in numerose competizioni internazionali

La svolta di Casalmaggiore

Non passò molto tempo prima che gli osservatori della pallavolo notassero i suoi progressi all’Argentario Progetto di Trento e il Club Italia la chiamasse. Dopo due anni il passaggio ai Green Warriors Sassuolo e cinque mesi alla Texas University, Adhuoljok è tornato in Italia per unirsi alla VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore. Nel 2021/22 i problemi dell’opposta titolare Polina Rahimova hanno aperto il campo ad Adhu, che anche nella stagione in corso è diventata ottima alternativa al capitano Emiliya Dimitrova. “Nel mio primo anno non mi aspettavo davvero di giocare perché c’erano molti aspetti del mio gioco che dovevo migliorare. Ero abituata a giocare con ragazze quasi della mia età, ma l’A1 è diversa ed esigente. Quando Polina si è infortunata all’inizio della stagione, sapevo che dovevo iniziare subito a giocare. All’inizio ero un po’ spaventata, ma amo le sfide. Una volta che ho iniziato, sono migliorato a ogni partita”.

Confronti con i migliori del mondo

Un assaggio del suo ricco potenziale è stato evidente all’inizio di quest’anno in una partita di campionato contro il Vero Volley Milano. È emersa MVP dopo aver segnato un record di 24 punti con 19 attacchi vincenti e cinque murate nel successo VBC per 3-2.

Adhuoljok Malual si concentra sull’esibirsi al meglio

Il suo bottino complessivo di 151 punti (130 attacchi, 14 stoppate, 7 ace) in 16 partite ha portato la VBC al sesto posto con 28 punti, 16 dietro al Prosecco Doc Imoco Conegliano. Questa performance le è valsa inevitabilmente il confronto con la star italiana Egonu, un “grande onore” nelle parole di Adhu.

“Mi motiva davvero essere paragonato a uno dei migliori giocatori del mondo. Mi dà molta speranza quando le persone vedono questo in me perché Egonu è tecnicamente lassù “, ha detto Adhu che spera di seguire un percorso simile verso la celebrità.

Adhuoljok Malual (a destra) riceve la sua medaglia d’argento durante il Campionato del mondo femminile U20 di pallavolo FIVB 2019 in Messico.

Come Egonu – che ha radici nigeriane – Adhu ha giocato con la nazionale italiana Under 20 ai Campionati Europei (2018) e Mondiali (2019) vincendo rispettivamente l’oro e l’argento. È ottimista sulla convocazione di una squadra senior con le qualificazioni della Volleyball Nations League e dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 in programma quest’anno. “Se mi chiamerà la Nazionale, sarò felicissimo. Sarà la cosa migliore che mi sia mai capitata”.

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