I contropiede dell'Inter hanno piegato la Cremo

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Non è bastata l’ambizione alla Cremonese per tornare da San Siro con almeno un punto. Contro l’Inter, infatti, la squadra di Massimiliano Alvini è rimasta fedele ai principi su cui il tecnico di Fucecchio sta lavorando da quando siede sulla panchina grigiorossa. La Cremonese ha provato a contendere il possesso palla ai padroni di casa nella parte centrale del match, dimostrandosi in grado di giocare con coraggio nella metà campo avversaria. Nell’arco di tempo compreso tra il 30’ e il 75’, quando i grigiorossi hanno avuto un possesso palla superiore (51,66% di media), sono arrivate le migliori occasioni per numero (6 tiri su 10) e qualità (1.24 expected Goal* su 1.48).

Ancora una volta, però, la circolazione palla della formazione di Alvni è stata molto sbilanciata sulla destra con sempre Escalante come ricettore e distributore principale dei passaggi di difensori e centrocampisti, mentre l’attivazione dei giocatori offensivi è risultata più difficoltosa da parte dell’argentino (solo 8 passaggi verso punte e trequartista).

Un atteggiamento senz’altro propositivo e coraggioso nelle intenzioni e nell’applicazione, che necessità di un pressing intenso per non esporsi ai contropiede avversari. Da questo punto di vista la Cremonese ha però vissuto ancora una volta pause che sono costate il match: tra il 16’ e il 30’, sostanzialmente l’intervallo intercorso tra le prime due reti nerazzurre, l’intensità nel pressing è crollata decisamente. Più in generale, tutti i gol concessi alla formazione di Inzaghi sono nati da un contropiede originato nei pressi dell’area dell’Inter che ha poi potuto attaccare in campo aperto i grigiorossi.

La strada imboccata da Alvini è chiara e ben riconoscibile in ogni match giocato sin qui dalla Cremonese ed è stato così anche a San Siro. Le chance di salvezza dei grigiorossi passeranno dunque dalla capacità di dare continuità all’applicazione dei principi dell’allenatore lungo tutti i 90’ della gara limitando al massimo le imprecisioni – tecniche e di concentrazione – che hanno caratterizzato le prime uscite stagionali nelle varie fasi di gioco.
Mauro Taino
*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.
**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.
Dati e grafiche Wyscout S.p.A. (wyscout.com)