Basket

Dimensione Juvi: da Avellino a Cento
la squadra ha cambiato marcia

Pian piano, con la pazienza di plasmare un gruppo praticamente tutto nuovo e di prendere le misure ad un campionato complicatissimo, la Ferraroni Juvi Cremona sembra aver trovato la propria dimensione. La convincente vittoria contro Cento, la terza nelle ultime quattro partite, è la fotografia di una squadra che sembra aver definitivamente trovato la propria identità.

Una consapevolezza costruita allenamento dopo allenamento e partita dopo partita, ma che probabilmente ha fatto lo step nella trasferta di Avellino, primo vero blitz di una stagione fino a quel momento avara di soddisfazioni lontano dal PalaRadi. Dopo la presa del PaladelMauro erano sì arrivate tre sconfitte, ma contro tre big del campionato come Rimini, Fortitudo e Cantù e con la sensazione che qualcosa fosse cambiato, che la consistenza juvina fosse diversa.

La prova è poi arrivata quando il calendario ha messo di fronte agli oroamaranto sfide cruciali per il cammino salvezza: prima il ventello rifilato a Vigevano nonostante l’assenza di Brown, poi la vittoria al fotofinish ad Orzinuovi e ora il successo contro Cento, ribaltando pure la differenza canestri. E se non fosse per quella disattenzione a rimbalzo nel finale di Cividale che ha concesso il buzzer-beater a Ferrari, ora staremmo parlando di un filotto di quattro vittorie consecutive.

Mancano ancora troppe partite per fare calcoli, ma ad oggi la Juvi non solo sarebbe salva senza passare dal purgatorio dei playout, ma potrebbe addirittura coltivare il sogno dei playin per regalarsi qualche gara di postseason, avendo lo scontro diretto a favore con tutte le inseguitrici, eccezion fatta per Livorno.

Scenario che al momento probabilmente a coach Bechi interessa il giusto, anche e soprattutto vista la prossima gara in programma, che vedrà i gigliati impegnati a Piacenza. Ultima in classifica e reduce dalla brutta scoppola di Pesaro, ma non per questo meno pericolosa, come dovrebbe dolorosamente ricordare la gara d’andata.

Anche contro la Sella è arrivata una vittoria frutto della coralità, sigillata da una tripla fondamentale di Barbante ma che ha visto tanti protagonisti diversi: un Bertetti che nelle ultime quattro sta viaggiando a 17 di media, un Massone definitivamente in controllo, passando per un La Torre cui bastano una manciata di possessi per girare la partita ed un capitan Tortù che, lasciato finalmente alle spalle il fastidioso problema ad un dito, sembra di nuovo sulla strada della migliore condizione.

Ora c’è da inserire al meglio il neoarrivato Almeida, che con umiltà ed intelligenza sta provando ad inserirsi nel gruppo gigliato e che potrà essere tremendamente utile sui due lati del campo.

Meglio non farsi abbagliare, ma questa Juvi ora è più solida. Adesso, per dimostrarlo, c’è un’altra sfida cruciale contro Piacenza. Decisiva? Ovviamente no, ma una vittoria sarebbe uno di quei mattoncini che pesano.
Alberto Guarneri

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