Basket

Con Willis in versione leader,
la Vanoli può crederci

Payton Willis nella sfida con la Virtus Bologna (foto Vanoli)

Non è facile avere la palla in mano negli ultimi minuti, quando il pallone pesa il doppio. Lo è ancora meno quando in palio c’è uno scontro diretto cruciale per il prosieguo del campionato e soprattutto quando tutti – pubblico, compagni e avversari – sanno che quei palloni finiranno in mano proprio a te.

Contro Scafati, la Vanoli Cremona non ha potuto contare solo su uno dei migliori Tariq Owens della stagione, ma ha anche riabbracciato un Payton Willis tornato in piena confidenza con ciò che ci si aspettava da lui al momento della firma con il sodalizio biancoblu. La guardia dell’Arkansas si è presa sulle spalle la squadra quando più contava, ovvero in quell’avvio di quarto periodo dove sembrava essere tornato il braccino visto contro la Virtus Bologna, sensazione subito scacciata da 8 punti consecutivi che hanno rimesso la Vanoli in carreggiata. E poi ancora nel supplementare quando, pur con qualche brivido, ha sigillato il successo dalla lunetta.

È fuor di dubbio che questa squadra avesse un gran bisogno di lui e della sua capacità di essere il go-to-guy, a maggior ragione dopo l’avvento in panchina di Pierluigi Brotto, che ai giocatori lascia più libertà ma ai quali chiede forse addirittura maggiori responsabilità. “Con Gigi in panchina c’è meno struttura e più spazio alla scelta dei singoli giocatori – ha raccontato Willis ai microfoni di Basket&Co – un nuovo approccio sul quale dobbiamo sicuramente lavorare, ma che per il momento ha portato due vittorie in quattro partite, quindi sembra funzionare”.

I più maligni vedranno in queste parole una frecciata alla precedente gestione tecnica, i più positivi invece gioiranno nel percepire la ritrovata fiducia di un giocatore che talvolta esce dagli schemi, ma che quando lo fa riesce a dare una grossa mano alla squadra. “E’ ovvio che una vittoria porti maggiore positività – ha proseguito Willis – ora dobbiamo continuare a lavorare per migliorare giorno dopo giorno e per assimilare il nuovo approccio voluto dal coach. Niente programmi, solo duro lavoro, giorno dopo giorno e allenamento dopo allenamento”.

Coach Brotto sembra aver recuperato tecnicamente e mentalmente un giocatore che nemmeno un mese fa sembrava aver smarrito il proprio tocco magico, intristito da risultati che non arrivavano e da un tiro da tre punti che non ne voleva sapere di entrare. Ebbene, la mano di un tempo sembra essere tornata, dato che dopo l’1/8 fatto registrare nel blitz di Trento, l’ex esterno di Pistoia nelle successive tre gare ha bucato la retina in 10 dei 15 tentativi dalla lunga distanza.

Le percentuali aiutano, certo, ma ciò che sembra essere cambiato è quella che oltreoceano chiamerebbero “confidence”, ovvero fiducia in sé stesso e consapevolezza. Vien da dirlo sottovoce, dato che quest’anno la Dea Bendata non sembra particolarmente benevola con la Vanoli, ma Payton sembra davvero tornato. E come per magia, la lotta salvezza fa un po’ meno paura.
Alberto Guarneri

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...