Calcio

Galà del Trofeo Dossena,
tante stelle al San Domenico

La fotogallery della serata al San Domenico

Una serata speciale in città, tanti ospiti di spessore del mondo del calcio per avvicinarsi a una competizione ormai storica per il territorio. A Crema, nella splendida cornice del Teatro San Domenico, è andato in scena il tradizionale galà del Trofeo Dossena, giunto alla 47^ edizione, torneo di calcio giovanile che prenderà il via domenica 1° giugno e si concluderà con la finalissima al Voltini di Crema il 7 giugno.

Tra le stelle della serata un grande protagonista del Sassuolo, l’AD Giovanni Carnevali, fresco di promozione in Serie A. Insieme a lui Marco Amelia, ex portiere del Milan, campione del mondo nel 2006, attualmente allenatore del Sondrio. Presente anche una stella del presente, Marco Brescianini, centrocampista dell’Atalanta, che ha disputato il trofeo nelle scorse edizioni con la maglia del Milan.

Premiati, nel corso della serata, Gli Insuperabili, squadra di calcio di Torino che ha lavorato nel mondo dell’inclusione dei ragazzi con diverse abilità fisiche e psicologiche, Giulia Mapelli, campionessa della Roller Power Crema, e il Tennis Club Crema, che ha raggiunto il titolo di campione d’Italia.

“Abbiamo preparato il Trofeo con il solito impegno, le squadre sono quelle degli ultimi anni, probabilmente si sono travate bene – spiega il presidente del Trofeo Dossena Angelo Sacchi – c’è l’ingresso di una nuova selezione africana, che verrà con il coltello tra i denti. Rimane costante l’impegno e la partecipazione”.

“Ci sentiamo molto grati nei confronti del comitato e di tutte le persone, c’è un senso di squadra, con volontà di faticare per mantenere alta l’asticella del Dossena. In questo torneo c’è qualcosa di magico ed è importante per la crescita”, sottolinea il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi.

Queste le parole di Fabiano Gerevini, coordinatore regionale delle delegazioni provinciali del Coni Lombardia: “È un torneo molto importante per il calcio giovanile, questa sera sono state premiate anche altre realtà sportive, oltre al calcio e questo va sottolineato”.

“In questi anni abbiamo avuto un percorso di crescita, io e il Sassuolo – spiega Carnevali – La famiglia Squinzi è straordinaria, mi hanno dato in mano il Sassuolo, per loro la società di calcio è come un’azienda. C’è grande amore per il calcio, mi hanno sempre lasciato carta bianca. Io vengo dal settore giovanile, sono sempre dell’idea che se posso spendere qualcosa nel settore giovanile lo faccio volentieri. L’importante è crederci. Noi crediamo nei nostri allenatori e nella nostra organizzazione generale. Il Sassuolo è una grande famiglia, abbiamo raccolto i frutti anche nel settore giovanile, visto che siamo campioni d’Italia e vincitori della Supercoppa. Per quel che riguarda la prima squadra, partiremo con Fabio Grosso”.

È stato poi premiato Brescianini: “Sono onorato di tornare qui e ringrazio gli organizzatori del Trofeo. Quello del 2017 è stato uno dei miei primi tornei con la Primavera del Milan. Auguro ai ragazzi di fare ciò che gli piace e di diventare professionisti. Io ora sono all’Atalanta e non avrei potuto chiedere di meglio. Credo molto nel lavoro, allenarsi sempre al massimo porta sempre risultati. In tema di giovani, da noi De Roon è un giocatore che trascina i più giovani, anche a livello di leadership ha qualcosa di unico. Mi pongo come obiettivo quello del Mondiale con la Nazionale, è un sogno che ha qualsiasi bambino”.

“Gli ultimi allenatori della mia carriera mi hanno detto che avrei dovuto ricoprire quel ruolo, ho fatto la scelta di fare la gavetta, il mio percorso è questo. Ho partecipato al Trofeo Dossena nel 2002, era il mio primo anno di Serie C, ero il capitano di quella squadra. È stata una bella manifestazione, poi negli anni abbiamo visto quanto sia diventata fondamentale. Il Voltini ha un manto erboso da Champions League, chi giocherà avrà un campo di livello, anche questo è il bello del Dossena”, ha dichiarato Marco Amelia.

È poi intervenuta Federica Picchi, sottosegretario con delega a Sport e Giovani di Regione Lombardia: “Siamo riusciti a fare questo bellissimo bando per le strutture sportive, l’aspettativa è alta, tanti vogliono aderire. Lo sportello sarà aperto da giugno-luglio, i più virtuosi avranno un cofinanziamento più alto, che responsabilizza anche il territorio. Lo sport è un catalizzatore sociale. È bello vedere quanto una comunità si stringa intorno a questi eventi”.

Non è riuscito a essere presente Fabio Grosso, allenatore del Sassuolo ed eroe del Mondiale del 2006, che però è intervenuto telefonicamente: “Grazie per il premio e l’accoglienza, rievocare il Mondiale fa sempre bene, nell’anno in cui tra l’altro è nato mio figlio. Quando ci ritroviamo con i miei ex compagni, quel filo ci lega e ci continuerà a legare, un’esperienza indelebile. Il torneo a cui ho partecipato lo ricordo sempre volentieri. Mi piace trasferire il mio entusiasmo ai ragazzi”.

Simone Guarnaccia

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