Cremonese

Como, Venezia e Cremo:
vince chi osa di più

Il gol annullato a Coda in Cremonese-Venezia (foto Sessa)

Quattro punti nelle ultime cinque giornate per la Cremonese. Quindici su quindici per il Como, dieci per il Venezia. Dal 9 marzo ad oggi, dallo scontro diretto vinto dai grigiorossi allo Zini, i lariani hanno avuto un cammino pressoché perfetto a dispetto degli uomini di Stroppa, inciampati a ripetizione (Sudtirol, Feralpisalò, Ternana) e aggrappati al successo di Bari e al pari di Catanzaro.

Di fatto, la classifica si è ribaltata nell’ultimo mese e mezzo. Dal secondo posto a +4 sul Como la Cremo è scesa al quarto a -4 dal Venezia e -7 da Roberts-Fabregas. La differenza, lampante, sta nei gol fatti: i grigiorossi si sono arenati complice tre soli centri all’attivo in cinque giornate.

Il Como? Ne ha fatti 14, col crescendo di Piacenza: pokerissimo alla Feralpisalò che contro la Cremo ha blindato il fortino sia all’andata che al ritorno. Il Venezia, che con 62 gol è il miglior attacco della cadetteria, ha sommato 9 reti fatte restando a secco solo ad Ascoli (come i grigiorossi) e buttandosi via in casa con la Reggiana tre settimane fa, passando dal 2-0 al 2-3, unica sconfitta nelle ultime cinque giornate per Vanoli.

Il trend, per ora, parla chiaro: per puntare in alto serve più convinzione offensiva. Tradotto: servono i gol ad una Cremonese che nell’ultimo mese e mezzo ha segnato due reti su azione (Collocolo a Bari e Tsadjout con la Ternana) e monetizzato un’autorete (al “San Nicola”). Troppo poco per chi, il 9 marzo scorso, guardava la concorrenza dall’alto del secondo posto in classifica.

Simone Arrighi

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