Cremonese

Contro l'Empoli la Cremonese ha offerto una prova da grande squadra

(foto Sessa)

Con il pareggio contro l’Empoli, la Cremonese ha inanellato il sesto risultato utile consecutivo. Indipendentemente dal fatto di trovarsi contro la capolista, per di più caduta una sola volta durante questo campionato, Fabio Pecchia ha scelto di giocarsi la gara a viso aperto, senza alcun timore reverenziale.

Se alla fine il possesso palla è stato a vantaggio dei toscani (54,18%), non per questo i girigiorossi hanno tenuto un atteggiamento passivo. Al contrario, hanno invece scelto di essere aggressivi e protagonisti nelle scelte in ogni zona di campo, a partire proprio dalla lotta per ottenere il controllo della sfera, con momenti di predominio girigiorosso (come a ridosso dell’intervallo e tra il 61’ e il 75’).

Dopo un primo quarto d’ora complicato, la Cremonese è tornata su livelli di pressing più consoni rispetto alle richieste del proprio allenatore (indice PPDA** di 20,3 nei primi 15’, media di 8,04 nel resto del match), scegliendo di andare a pressare la costruzione bassa azzurra in parità numerica: Strizzolo e i 3 trequartisti prendevano infatti in consegna i 4 difensori avversari ostacolando l’uscita toscana.

Questo atteggiamento, oltre a risultare efficace in fase difensiva, ha permesso anche alla Cremonese di riuscire a sfruttare meglio l’ampiezza del campo ed in particolare le corsie laterali, come invece non era avvenuto contro Cosenza (qui l’articolo completo) e Pordenone (qui l’articolo completo).

Più dell’ottimo punto conquistato dunque, i girigiorossi hanno dimostrato contro un avversario di assoluto livello quanto sia radicata nella squadra l’impronta di Pecchia – a livello tattico e di atteggiamento – e come il tecnico, pur rimanendo all’interno di un tracciato ben definito, stia continuando a rinnovare la propria filosofia per dare più strumenti ai propri giocatori, ovviando alle proprie difficoltà e cercando di smascherare quelle degli avversari.

A riprova di questo, anche i dati offensivi fatti registrare contro l’Empoli, con un maggior numero di tiri (15-13, ma 3-7 nello specchio) e di expected Goal (xG)* generati rispetto agli azzurri. Numeri che si riflettono anche in una fase difensiva che ha sofferto meno il secondo miglior attacco del torneo rispetto a quanto creato proprio dai grigiorossi dalla parte opposta del campo.

Mauro Taino

*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.

Dati e Grafiche Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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