Basket

Virtus Bologna, stagione anomala. Ma alla Vanoli, dopo i complimenti, servono punti

Un'immagine della partita di andata

“Tante pacche sulle spalle ma zero punti”.
 Riparte da queste poche ma emblematiche parole di coach Galbiati il cammino della Vanoli Cremona. 
Sì, perchè da una parte ci sono gli indubbi progressi, confermati dalle prestazioni sul campo, di una squadra che ad inizio stagione era data per spacciata a parere di molti addetti ai lavori. Dall’altra ci sono le ottime occasioni buttate al vento, che avrebbero ritoccato una classifica che al momento non desta troppe preoccupazioni, ma che rimane comunque piuttosto corta.

In soldoni: occorre far punti, contro chiunque, a maggior ragione dopo aver dimostrato di poter battagliare anche contro le big. 
Sabato sera (30 gennaio) al PalaRadi arriva la Virtus Bologna, a completare un trittico di gare da incubo per Cremona. Eppure, a leggere i precedenti, sembra che siano le V nere a doversi preoccupare, date le 5 sconfitte nei 5 ultimi incroci in campionato tra la Vanoli e la Segafredo.

Stagione particolare quella della Virtus, che anche come ambiente sembra essere differente dalle altre piazze: ad oggi ha vinto 22 delle 28 gare ufficiali disputate, con un incredibile 12-0 in Eurocup, eppure aleggia più di qualche malumore.
 Sarà anche una stagione anomala data l’assenza del pubblico, ma è quantomeno singolare che Bologna in trasferta sia ancora imbattuta in entrambe le competizioni e che, nel frattempo, abbia perso 6 delle 8 gare interne in campionato.

Sconfitte che stanno rallentando oltremodo la corsa al secondo posto e che aumentano le chiacchiere sul conto di coach Djordjevic, ritornato nel mirino dopo la sconfitta nell’ultimo turno contro Brescia. 
Sì, lo stesso Djordjevic esonerato un mese e mezzo fa dopo il famoso ‘Beli-Day’ finito male e reintegrato il giorno seguente, con tanto di corredo di dichiarazioni social al vetriolo da parte di Markovic verso la proprietà.
 Sì, lo stesso Belinelli ovviamente accolto come il Messia e naturalmente cavalcato dal proprio coach, anche talvolta a discapito dell’equilibrio a livello di minutaggi e quintetti, con conseguente poca lucidità dei senatori nel finale.

Elemento, quest’ultimo, che rischia di essere l’ennesima bomba ad orologeria di un ambiente già piuttosto frizzante e che fa trasparire, forse, una fiducia non eccessiva del coach nei confronti della propria panchina.

 Tirando le somme, alle porte c’è un’altra sfida sulla carta già scritta e allora, oltre che al campo, potremmo affidarci alla cabala: Bologna arriva al PalaRadi imbattuta in trasferta.
 Quasi come l’anno scorso, quando sbarcò a Cremona da imbattuta in campionato. Se non ricordate come andò a finire, citofonate a Teodosic e chiedetegli di Stojanovic.

Alberto Guarneri

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