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'Al Tennis' una giornata per danzare al buio e brillare come stelle

Danzare al buio, restare ciechi alle barriere, per brillare come stelle. Ci hanno provato domenica 14 aprile presso il circolo ‘Al Tennis’ di Via Sinigaglia a Crema bambini, ragazzi ed adulti amanti del ballo, oltre che professionisti ed allievi del settore, che hanno colto l’invito di “Ballo Anch’Io”, la scuola di danza inclusiva dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Cremona. Ci hanno provato e ce l’hanno fatta alla grande. Parola di chi al buio vive abitualmente e lo racconta senza peli sulla lingua. “Ballare al buio per noi è normalità” spiega il coordinatore della scuola Davide Cantoni: “Al Ritmo delle Stelle è stata per noi l’occasione di condurvi nella nostra parte di mondo, facendovi scoprire un altro modo di danzare: il nostro. Oggi avete sperimentato i limiti che una vita al buio comporta, ma avete, soprattutto avuto modo di capire che nulla nella vita è impossibile, basta essere animati da passione e voglia di fare”. Non ha paura, Davide, di dire che la diversità esiste e proprio per questo va sperimentata e strenuamente difesa, imparando, però a guardarla con occhi privi di compassione. “Oggi avete potuto apprezzare le nostre abilità. Questa credo sia vera inclusione”.

Una missione, quella dell’inclusione, condivisa da tutti gli intervenuti all’evento. Tra loro, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Crema, Matteo Gramignoli, il presidente della Consulta dei Giovani, Giorgio Cardile e la referente del Comitato Zero Barriere, Cristina Piacentini. “Queste iniziative – hanno detto all’unisono – meritano di essere sostenute fermamente per proseguire insieme il percorso verso un mondo più inclusivo. Avanti così, la strada è quella giusta”. Anche se piena d’ostacoli: “Purtroppo oggi si faticano a vedere ancora le abilità di una persona con disabilità: le barriere mentali sono quelle più difficili da abbattere”, ha sottolineato la Piacentini.

E’ bene andare avanti insieme, senza, però, sottrarsi a nuove sfide. E questo lo insegna soprattutto lo sport. “Vivere una disabilità comporta delle difficoltà, ma la pratica sportiva integrata aiuta. Aiuta i disabili a cogliere l’opportunità di ripartire e di rimettersi in gioco, ed i normodotati a comprendere che dalla diversità si può imparare per arrivare un domani a costruire un mondo davvero alla portata di tutti”. A parlare è Fabiano Gerevini, presidente del circolo tennistico e consigliere regionale del CONI. Accanto a lui, la campionessa italiana di danza sportiva paralimpica, Chiara Pedroni, che, a bordo della sua quattroruote, racconta una vita di alti e bassi, a causa dell’endometriosi che le ha imposto di vivere seduta, ma non ha ucciso il suo coraggio e la sua voglia di ripartire. “L’endometriosi mi ha tolto l’autonomia. Lo sport, invece, mi ha donato la forza di riprovare. Di tornare a vivere”.

E a vincere, in palestra e nella vita. “Lo scorso anno ho vinto il Campionato Italiano. È stato un grande successo, ottenuto grazie ad una ritrovata motivazione. Quello che mi è capitato non è un dono, né una fortuna. Onestamente sulle mie gambe stavo meglio, ma questa oggi è la mia vita e ho scelto di viverla al meglio”. Lei, come i ballerini della scuola di ballo che hanno emozionato, a colpi di bachata e di salsa. La loro grinta ha conquistato tutti, ma soprattutto Benedetto Alchieri, che ha cantato ‘Gassman’, la canzone ispirata alla storia di vita di Davide Cantoni, dedicata all’A.C. Crema 1908 non vedenti. E’ stata una giornata di musica, danza e divertimento nel segno dell’inclusione per dimostrare che, in fondo, per fortuna, «siamo tutti diversi e, forse, proprio per questo, tutti simili». L’iniziativa è terminata con la tradizionale cena al buio presso il ristorante del circolo.

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