Coronavirus, Agazzi: 'Manca la libertà, ma dobbiamo fermarci Sanitari sono orgoglio italiano'
A raccontare queste ore difficili che hanno radicalmente cambiato le abitudini anche agli atleti professionisti è Michael Agazzi, che ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale della Cremonese. “La prima cosa – ha confidato il portiere – che faccio al mattino è guardare le notizie sui vari siti, sperando che un immunologo abbia scoperto un vaccino”. Agazzi parla quindi dell’insegnamento che può lasciarci ciò che stiamo affrontando: “Mi sta facendo capire come l’uomo – calciatore, imprenditore, muratore, professore o netturbino che sia – è vulnerabile allo stesso modo. Viviamo in un equilibrio sottile dove la ‘natura’ è più forte”.
Della vita ‘normale’ di tutti i giorni la cosa che manca di più, per il numero 16 grigiorosso è la “libertà, la possibilità di scegliere cosa fare”. “Sono – confida – una persona che ama scegliere e in questo momento non lo posso fare pienamente. Sinceramente non ho riscoperto nulla di nuovo: vivo pienamente la mia famiglia come la vivevo prima. Cambia invece la quantità di tempo che le dedico”.
Agazzi quindi spiega come si sta tenendo in forma in questo periodo in cui la Cremonese ha deciso, per tutelare i propri tessarati, di far ricorso ad allenamenti individuali al posto delle sedute al Centro Sportivo ‘Giovanni Arvedi’: “Cerco di fare degli esercizi di mantenimento fisico generale. I nostri preparatori ci hanno inviato dei programmi che svolgo quotidianamente”. “Ognuno – prosegue il portiere parlando del rapporto coi compagni – vive questo momento difficile con la propria sensibilità, purtroppo c’è qualche ragazzo che sta vivendo questi giorni completamente solo. Comunque abbiamo un gruppo di whatsapp che aiuta a condividere paure, pensieri, riflessioni”.
L’estremo difensore grigiorosso è bergamasco, una terra che, come Cremona, è particolarmente colpita da questa emergenza sanitaria: “Sono legatissimo a Bergamo ed a Cremona, le due città che con Milano hanno affrontato con più cuore ed energia l’emergenza. I medici, le infermiere, tutto il personale stanno dimostrando quanto sono straordinari. Sono un orgoglio italiano. Credo che sia il momento di metterci del nostro, per quello che possiamo fare, dobbiamo fermarci tutti e aspettare con speranza che la situazione si ristabilisca. Speranza ed attesa..”.