Basket

Juvi: vittoria fondamentale
per costruire il futuro

Parlare di vittorie fondamentali dopo 5 giornate su 38 pare eccessivo, quindi facciamo così: quella colta a Roseto, per la Juvi è una vittoria molto importante, perché ottenuta contro una diretta concorrente e dopo tre sconfitte consecutive; fondamentale lo potrebbe diventare a fine aprile, quando, guardandosi indietro, ogni scontro diretto peserà come un macigno.

Di mezzo, però, c’è un cammino tutto da percorrere, perché alla possibilità di giocarsi le proprie fiches occorre arrivarci. Parlando di campo, è bene partire dalle parole in sala stampa di coach Bechi, che ha candidamente ammesso come, per una volta, la Dea Bendata abbia tifato oroamaranto. Eh sì, perché non è cosa di tutti i giorni concedere tre tiri nell’ultimo possesso e portarla pure a casa. Sarebbe però riduttivo parlare solo di fortuna. La Juvi si è costruita la possibilità di giocarsela nel finale, tenendo botta alle mani roventi di Robinson e dell’ex Sabatino nel primo tempo e risalendo la china nel secondo, limando pian piano il +12 accumulato dai padroni di casa grazie all’asse Cinciarini-Cannon.

Stavolta il finale ha sorriso ai gigliati, che si sono aggrappati ad un sontuoso Garrett (30 con 8/11 dal campo e percorso netto dalla lunetta) e all’esperienza di Panni (18 per lui), capitano con in tasca il canestro giusto nel momento giusto, compresa la tripla del provvisorio +1 ad un minuto dal termine. Il calendario ha dato finalmente tregua dopo un filotto di quelli tosti e a giovarne sono state soprattutto le percentuali juvine, con il 70% da due, il 43% da tre e con 92 punti a referto dopo aver viaggiato sotto i 70 nelle prime quattro.

Dulcis in fundo, il 90% dalla lunetta, con un perfetto 15/15 nel quarto periodo, fondamentale per rimanere attaccati alla gara sfruttando il bonus esaurito di Roseto. Il “partidazo”di Garrett si prende ovviamente la scena, ma quella di Roseto è una prova di squadra: ci sono i 15 punti e l’energia di Bartoli, c’è la manina di Allinei e pure la garra di Vecchiola, purtroppo fermato da un infortunio al quinto metacarpo della mano sinistra che dovrà essere valutato in settimana. Ma sono tutti mattoncini in un sistema che sta cercando una propria identità e al quale non può che giovare una vittoria in trasferta contro una contender.

Ci voleva proprio, ma naturalmente si riparte a testa bassa, perché siamo solo all’inizio e la classifica è la consueta rumba. Servono equilibrio e solidità, non a caso due caratteristiche che ben descrivono Matias Bortolin, fulmineo movimento di mercato della dirigenza juvina che porta in dote grande presenza nel pitturato e lavoro a rimbalzo, cose che a coach Bechi non dovrebbero dispiacere. A farne le spese è Alessandro Morgillo, che paga un avvio di stagione effettivamente sotto le aspettative e che, curiosamente, potrebbe affrontare la Juvi già domenica con la maglia di Bologna.

Riassumendo, morale alto ma calma e gesso. Continuando a coltivare la capacità di rimanere in partita. E hai visto mai che qualche rimbalzo in più non possa fare bene.
Alberto Guarneri

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