Da quando è tornato Giovanni Stroppa in panchina, la Cremonese viaggia fortissimo. Non è un segreto che la stagione non sia iniziata nel migliore dei modi per i grigiorossi, che dopo il pareggio (1-1) contro il Bari dell’ottava giornata cambiarono guida tecnica, chiamando Corini al posto di Stroppa. Una nuova gestione durata soltanto cinque incontri, perché dopo la brutta sconfitta (1-0) nel sentito derby contro il Mantova del tredicesimo turno fu richiamato il tecnico di Mulazzano alla guida della squadra.
Lo “Stroppa bis” iniziò dunque alla quattordicesima giornata, con il successo (1-0) allo Zini contro il Frosinone. Da allora, tenendo quindi conto dei venti incontri disputati dalla quattordicesima alla trentatreesima giornata, cioè il periodo di gare con Stroppa tornato al timone della squadra, la Cremonese sarebbe terza in classifica a quota 35 punti, a una sola lunghezza di distanza dal secondo posto, che vale la promozione diretta in Serie A, occupato dal Pisa (con 36 punti).
Al comando ci sarebbe sempre il Sassuolo con 47 punti, ma i grigiorossi se il rendimento fosse sempre stato quello dello “Stroppa bis” sarebbero in piena lotta per conquistare l’accesso diretto alla massima serie del calcio italiano, evitando di dover passare dai playoff.
L’altro dato che balza all’occhio prendendo in considerazione la classifica compilata dal ritorno di Stroppa in poi è che la Cremonese vanta il secondo attacco con 35 gol messi a segno, dietro al soltanto al Sassuolo (48).
E anche la difesa è tra le migliori con soli 20 gol incassati (uno a partita di media), dietro Spezia (17) e Pisa (19). I numeri dicono quindi che la Cremo ha cambiato passo con il ritorno in panchina di Giovanni Stroppa. A frenare il rendimento della squadra è stato sicuramente un inizio di campionato poco positivo.
Mauro Maffezzoni
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