Basket

La Juvi si accende nel finale:
Livorno è battuta 107-95

Una vittoria corale, intensa, costruita con pazienza e determinazione. La Ferraroni Juvi Cremona supera 107 a 95 la Libertas Livorno al termine di una partita a due facce: sofferta nel primo tempo, combattuta nel secondo, dominata nel finale. Un successo pesante, che non basta per ribaltare la differenza canestri ma che mantiene vivi i sogni salvezza.

La Ferraroni Juvi Cremona parte con Massone, Washington, Polanco, Giombini e Barbante, mentre sugli spalti si fanno sentire fin da subito i quasi trecento tifosi livornesi, a cui risponde il pubblico del PalaRadi, consapevole dell’importanza della sfida.

La Libertas Livorno parte fortissimo e mette subito in mostra la sua pericolosità dall’arco: 6/6 da tre nei primi minuti, con un devastante Banks (11 punti in 5 minuti) a guidare l’attacco ospite. In un attimo gli amaranto volano sul +11 (13-24), mentre la Juvi fatica a contenere l’esplosività avversaria. Coach Bechi prova a mescolare le carte, mandando in campo anche Tortù, Bertetti, Zampogna e La Torre, ma le percentuali si abbassano ulteriormente e l’inerzia resta tutta dalla parte di Livorno. Il primo quarto si chiude 17 a 33, con la Juvi in evidente difficoltà: 7/14 da due e 1/7 da tre, contro una Libertas cinica e ispirata.

La Ferraroni rientra in campo con tutt’altro spirito. Un parziale di 7 a 0 firmato da Morgillo, La Torre e Tortù – finalmente a segno dalla distanza – dà il via alla rimonta. Anche Bertetti si sblocca con una tripla che vale il 27 a 36, riportando la Juvi sotto la doppia cifra di svantaggio e costringendo coach Di Carlo a fermare tutto con un time out. Cremona gioca ora con maggiore determinazione e consapevolezza, aggrappandosi alla difesa e trovando ritmo anche in attacco.

Due triple consecutive di La Torre riportano i gigliati a contatto sul 35 a 39, alimentando l’entusiasmo del pubblico del PalaRadi. La partita si accende: fisicità, intensità e orgoglio in campo da entrambe le parti. Un’altra tripla di Tortù vale il -2 (42 a 44), mentre Zampogna viene richiamato in panchina dopo aver commesso il terzo fallo personale. A un minuto dall’intervallo, la Juvi è ormai pienamente in partita, sul 49 a 50. Alla sirena dell’intervallo lungo, il tabellone dice 49 a 52: partita riaperta.

La Juvi parte forte al rientro dagli spogliatoi e trova il primo vantaggio della sua partita con Federico Massone, autore del canestro del 57-56 dopo 2’40” di gioco. Il play oroamaranto si carica la squadra sulle spalle e firma 10 punti in meno di cinque minuti, unico a segnare dal campo per Cremona in questa fase, eccezion fatta per tre liberi trasformati da Polanco.

La partita resta in bilico, ma i padroni di casa riescono a restare avanti di uno o due possessi, contenendo ogni tentativo di rientro della Libertas. Una tripla di Tortù, seguita da un libero a testa per La Torre e Bertetti, regala ai gigliati il primo vero allungo della serata. Il terzo periodo si chiude con la Ferraroni avanti 74 a 67, sospinta da una difesa più solida e da un attacco che trova finalmente ritmo e soluzioni.

Cremona sciupa in apertura il vantaggio accumulato nel terzo periodo, ma la risposta dei gigliati non tarda ad arrivare: è Eric Washington a suonare la carica con una tripla che riaccende il PalaRadi.

A metà dell’ultima frazione la Juvi torna avanti di 5 punti, vantaggio subito aumentato da una tripla del capitano Tortù che vale l’88-80. Il coach toscano è costretto al time-out, ma l’inerzia è ormai tutta dalla parte di Cremona, che allunga con Polanco dall’arco e con un prezioso recupero di Washington, sempre più leader sul parquet. Il finale è uno show juvino: Massone e Morgillo allungano ancora, portando la Juvi al massimo vantaggio sul 98-83 (+15). Livorno tenta l’ultimo assalto ma riesce solo a difendere la differenza canestri dell’andata (79-62), ma non cambia il peso della vittoria: finisce 107-95 per la Ferraroni, che mette in cascina due punti fondamentali nella lotta per restare in A2.

“Siamo stati bravi, nel secondo tempo ha fato la differenza l’attitudine difensiva – commenta coach Bechi a fine partita -. una partita che è una iniezione di fiducia e adesso guardiamo avanti un passo alla volta. Noi siamo rinfrancati nello spirito e c’è una coesione di squadra importante dove tutti hanno capito cosa devono fare e il loro ruolo nella squadra”.
Cristina Coppola

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