Basket

La Vanoli cerca il tris con Trento,
ma deve rinunciare a Poser

La prossima sfida della Vanoli sarà in casa contro l’Aquila Basket Trento, domenica alle 20 al PalaRadi. Non una partita qualsiasi: all’andata, proprio contro Trento, era iniziata l’avventura di Pierluigi Brotto sulla panchina biancoblù e arrivava la prima vittoria in Serie A per il tecnico di Cittadella. Un successo che ha segnato l’inizio della riscossa di una squadra che sembrava condannata all’A2 e che da quel giorno ha vinto altre cinque partite, tra cui le ultime due consecutive con Treviso e Varese.

Un’altra Vanoli, oggi: rinforzata e soprattutto rinfrancata nello spirito e nella mentalità, ma costretta a fare a meno di uno dei suoi italiani di Federico Poser. La Vanoli comunicato in una nota che “Federico Poser, a seguito di un trauma subìto alla mano sinistra nella partita contro Varese, ha riportato la frattura scomposta della falange prossimale del pollice sinistro. Federico verrà sottoposto a trattamento chirurgico nei prossimi giorni; i tempi di recupero saranno valutati dallo staff medico secondo protocollo”.

Alla vigilia della partita, coach Pierluigi Brotto ha voluto subito rendere merito agli avversari: “Affrontiamo Trento, campioni in carica di Coppa Italia, con due ex come Galbiati e Pecchia, ai quali vanno i miei complimenti per il titolo e per il bellissimo campionato che stanno facendo. Probabilmente sono la squadra rivelazione della stagione. Hanno un roster profondo, completo, con atletismo e talento. Giocano tra i migliori basket del campionato, basato su velocità, contropiede, uno contro uno e letture sul pick and roll”.

Dal punto di vista difensivo, aggiunge, “Trento predilige l’aggressività, sfrutta fisicità e chili per mettere pressione. Per noi sarà un’opportunità per misurarci contro un avversario di livello e, se possibile, fare un ulteriore passo verso la salvezza”.

La squadra, reduce dalla vittoria di Varese, ha lavorato “in modo abbastanza normale – ha spiegato Brotto –. Nei primi giorni con tranquillità per recuperare energie, anche dopo l’overtime. L’infortunio di Poser ha condizionato le rotazioni in allenamento, ma i ragazzi stanno mostrando attenzione e consapevolezza: sanno che il lavoro non è finito“.

Tra gli aspetti positivi dell’ultimo periodo, il fatto che siano cambiati spesso i protagonisti in campo: “Questo mi dà soddisfazione. Dobbiamo essere una squadra capace di attingere alle sue diverse risorse. Gli accoppiamenti con Treviso ci hanno permesso di sfruttare meglio Nikolic, mentre domenica scorsa sono stati altri a emergere. Cerco sempre di capire chi può darci di più in quel momento. Spero di riuscire a leggere sempre bene le partite perché quello che mi interessa è che sia la squadra a vincere e non il giocatore singolo a performare, la performance
del singolo deve essere al servizio della squadra, per cui cerco di di vedere quali siano i giocatori più in palla in quel momento e cerco di cavalcarli”.

Non si sbilancia invece su quale giocatore dovrà rimanere a margine della gara per fare eventualmente spazio all’ultimo arrivato, mentre sorride e sul ricordo della gara di andata con Trento, ormai una pagina speciale del percorso di Brotto: “È stata la mia prima vittoria da head coach in Serie A. Ho rivisto quella partita stamattina per capire l’andamento, ma le emozioni di quel momento sono lontane. Ora dobbiamo concentrarci sul presente e sull’obiettivo salvezza. Però sarebbe bello avere domenica sera un altro ricordo da custodire”.

Sulla condizione fisica degli avversari, Brotto riconosce che Trento ha forse meno brillantezza atletica rispetto a qualche settimana fa, ma “resta una squadra di ottimo livello, molto concentrata, alla ricerca di punti per il piazzamento playoff. Verranno a Cremona con l’intenzione di vincere. Mi piacerebbe che noi ripetessimo la partita di Varese: brutti, sporchi, ma concreti e magari vincenti“.

Infine, una battuta anche su eventuali discorsi futuri: “I giocatori sanno che il finale di stagione è sempre una vetrina, anche in ottica futura. Ma non lo danno a vedere. Da parte nostra non abbiamo ancora parlato con nessuno: è troppo presto. Quando la classifica sarà chiara, forse ci sarà tempo per fare qualche valutazione. Per ora, testa al presente“.
Cristina Coppola

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