Cremonese, le possibili scelte
di Stroppa contro il Catanzaro

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Quella contro il Catanzaro sarà una sfida fondamentale nel cammino in campionato della Cremonese. Si tratterà in pratica di uno scontro diretto per il quarto posto a tutti gli effetti. Giovanni Stroppa in questi giorni ha avuto modo di provare varie soluzioni riguardo la formazione da mandare in campo dal primo minuto contro i calabresi, sapendo che dovrà fare i conti con l’assenza del leader della squadra Vazquez.
Nel 3-5-2 di Stroppa sabato allo Zini ci sarà posto per Fulignati a difendere la porta grigiorossa. In difesa l’allenatore dovrebbe schierare dal primo minuto Antov, Ceccherini e Bianchetti. La retroguardia, però, nell’ultimo match a Carrara ha commesso qualche sbavatura di troppo, quindi Stroppa potrebbe un po’ a sorpresa cambiare interpreti, considerando il fatto che può contare anche su Ravanelli e Folino.
Sulla fascia sinistra Azzi dovrebbe partire titolare, visto che da quando è arrivato a gennaio si è saputo ritagliare subito un posto fisso da assoluto protagonista. Più difficile capire chi agirà a destra. Collocolo sta sempre meglio dopo il periodo di infortunio, ma si è allenato poco insieme al resto del gruppo, quindi potrebbe essere di nuovo nell’elenco dei convocati, ma destinato a partire dalla panchina, magari entrando a gara in corso. Il posto, quindi, se lo giocano Zanimacchia (in gol nell’ultima partita) e Barbieri (al rientro dalla squalifica), con il primo leggermente avvantaggiato sul secondo.
In mezzo al campo tornerà in cabina di regia Castagnetti, che dovrebbe essere affiancato da Pickel e Vandeputte.
Per sostituire Vazquez ci sono quattro ipotesi possibili: Johnsen (favorito), Valoti (che però è ancora alle prese con l’influenza e rischia di non essere convocato), Bonazzoli (già partito al posto dell’argentino contro il Cesena, ma con scarsi risultati) oppure l’impiego della doppia punta Nasti-De Luca. Se Stroppa deciderà di partire con un trequartista più una prima punta, per quest’ultimo ruolo Nasti è leggermente in vantaggio rispetto a De Luca.
Mauro Maffezzoni