Basket

Conti e Brotto: “La Vanoli cresce,
ma dobbiamo chiudere le partite”

Luca Conti ospite di Basket&co

Al termine della sfida contro l’Olimpia Milano, Luca Conti, che ben ha interpretato le indicazioni di coach Cavina dimostrandosi particolarmente efficace in fase difensiva, e Gigi Brotto, assistant coach di Demis Cavina, hanno analizzato la partita in Basket&co, riconoscendo i progressi della squadra e i margini di miglioramento.

“Abbiamo fatto un primo tempo in cui non ci siamo espressi benissimo – ha spiegato Brotto -, ma siamo rientrati nel terzo quarto con il giusto atteggiamento difensivo. La mossa del coach, di mettere in campo Luca Conti per dare energia, ha funzionato, tutti l’hanno seguita e siamo arrivati a mettere il naso davanti. Dopo è venuta fuori la classe di Milano che ha messo a segno un parziale di 10-0, anche con tiri, come quelli di Brooks e di Mannion, molto difficili, quindi bisognava essere anche un po’ fortunati, che magari la palla non entrasse, anche se il valore dei giocatori lo conosciamo”.

Per Gigi Brotto, la squadra merita un otto e mezzo come prestazione: “Questa sera si è visto un piglio diverso, una crescita d’identità e una crescita nelle gerarchie della squadra. Adesso dobbiamo imparare a chiudere le partite perché incontreremo altri avversari di valore, al di là di Milano, con organici di tutto rispetto, quindi dobbiamo fare quell’ultimo step per imparare a chiudere la partita quando ne abbiamo la possibilità, che non vuol dire solo gli ultimi possessi e forse anche investire nel giocare meglio anche il primo quarto, il secondo quarto, dove possiamo magari essere più attenti nel non sbagliare a livello energetico e di atteggiamento”.

“Non siamo contenti – ha esordito Luca Conti – perché l’obiettivo, ogni volta che scendiamo in campo, è quello di portare a casa due punti. Non siamo stati in grado, in questa partita, di riuscirci, non siamo stati in grado di portarli a casa. Però ci teniamo la prestazione dal terzo quarto fino a metà del quarto quarto”.

Una prestazione solida quella del classe 2000 al primo anno in Vanoli: “Io ho cercato di aiutare la squadra come ho potuto, ho cercato di mettere energia, ma non solo io. Tutti e cinque quelli che sono partiti nel terzo quarto penso abbiano alzato il livello dell’energia, dell’intensità, e siamo stati bravi a ricucire il distacco con Milano. Bisogna fare i complimenti a loro perché hanno fatto canestri veramente difficili. Lo sapevamo, perché è una delle squadre che, penso, anche in Europa punti ad arrivare nelle prime posizioni. Quei canestri ci hanno fatto male, perché difendere magari per venti o ventidue secondi bene e poi prendere un canestro negli ultimi due o tre secondi fa male”.

L’intervista a Conti è anche l’occasione di fare un bilancio dell’esperienza in Vanoli: “Beh, devo dire che per ora è molto positiva. Non parlo ovviamente dei risultati di squadra, perché purtroppo siamo in una posizione che non aiuta. Però ho trovato una società molto solida, con persone bravissime che ti fanno sentire a tuo agio sia in campo che fuori. Si sa che, se si vive bene fuori dal campo, poi si rende meglio anche dentro il rettangolo di gioco. Quindi devo dire che, in questi primi tre mesi, le sensazioni sono state positive. Sono contento della scelta e speriamo di portare a casa qualche punto, perché alla fine è quello che conta”.

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