Cremonese

Stroppa: "Novanta minuti
che possono cambiarci la vita"

Giovanni Stroppa (foto Sessa)

Pochi giorni per recuperare le energie e preparare il match di ritorno della finale playoff. Stroppa sa che al Penzo servirà un’impresa per realizzare il sogno promozione. In campionato il Venezia è stata la squadra a fare più punti in casa (42), frutto di 13 vittorie, 3 pareggi e soltanto 3 sconfitte. Nel match d’andata è emerso un problema che ha afflitto la Cremo per tutta la stagione. I grigiorossi creano molto e tentano tanti tiri in porta, ma concretizzano poco. Domani sera servirà essere spietati non appena si presenterà l’opportunità di andare alla conclusione.

La Cremonese crea e trova la porta, ma nell’andata non è riuscita a concretizzare. Come ovviare a questo problema?
“A differenza del percorso che ha fatto la squadra, che tirava tanto ma non c’entrava sempre la porta, stavolta il migliore in campo è stato Joronen e quindi non possiamo recriminare su niente. Posso permettermi di dire che possiamo essere più bravi sotto porta, ma se l’avversario risponde colpo su colpo non posso dire niente ai miei. Dobbiamo essere bravi a trovare occasioni nei duelli individuali”.

Come cambia l’approccio alla gara di ritorno, che chiuderà la stagione?
“Non cambia, siamo concentrati sul da frasi e dobbiamo andare in campo a fare ciò che sappiamo fare”.

Servirà essere attenti dall’inizio o giocarsela per vedere come va a finire?
“Ci sono 100 minuti a disposizione, dovremo essere attenti nelle due fasi e negli episodi. Ripeto quanto detto mercoledì: le palle inattive diventano fondamentali, così come eventuali palle perse con facilità. Bisogna essere più bravi negli episodi, poi servirà fare una partita di attenzione e applicazione sapendo che qualsiasi occasione possa accadere a favore o contro può determinare il risultato”.

Quanto ha influito a livello fisico la gara di andata in vista di domani?
“Non lo so, non abbiamo avuto l’opportunità di fare allenamenti che possano attestare stanchezza o brillantezza. Ho qualche dubbio, chiaramente cercherò di mettere in campo la squadra più fresca e poi di fare i cambi per mantenerla. Abbiamo mostrato un’ottima condizione ed entrambe le squadre hanno giocato, la stanchezza andrà di pari passo con la partita. Anche in questo caso c’è equilibrio”.

Negli scorsi giorni il tecnico arancioneroverde Vanoli ha detto che la pressione è tutta dalla parte della Cremonese, ma il Venezia ha a disposizione due risultati su tre… Che ne pensa?
“Vado a prendere il percorso dei due allenatori con le rispettive squadre. Io sono qui da 7 mesi e ho preso la squadra da undicesima in classifica, poi ci siamo guadagnati questa occasione al termine di un percorso straordinario. Noi ci giochiamo una finale bellissima e non abbiamo niente da perdere, il Venezia invece viene da un percorso di circa due anni, ha 7-8 giocatori che hanno fatto la Serie A e i playoff dello scorso anno. Forse la pressione l’avranno loro, io sinceramente mi concentro sulla mia”.

Nella gara di andata la Cremonese si è resa pericolosa sfruttando il momento e gli spazi giusti. Si aspetta un atteggiamento simile?
“La partita si è divisa in due tempi: il primo su questa falsariga, mentre nel secondo siamo stati dominanti nella metà campo avversaria. Non so che partita ci sarà domani, ma bisogna sfruttare tutto: vedremo come una squadra costringerà l’altra a giocare, sarà una sfida aperta in un ambiente diverso. Ci aspettiamo qualsiasi cosa”.

Vanoli ha detto che “ogni minuto che passa è un minuto guadagnato”, quindi forse la pressione è sul Venezia che è obbligato a mantenere il risultato…
“Vanoli ha fatto un percorso straordinario, non mi voglio dilungare su questo discorso. Abbiamo visto cos’è successo lo scorso anno tra Cagliari e Bari, vedremo cosa succederà domani. Io penso a una partita aperta fino al triplice fischio”.

Il Venezia è la squadra col miglior rendimento casalingo del campionato. Meglio partire subito forte o concedersi rischi solo con il passare dei minuti?
“Entrambe le squadre hanno la propria strategia e sanno come ovviare a quella dell’avversario. Ci saranno duelli, idee forti da tutte e due le parti… Noi possiamo avere una certa intenzione, così come il Venezia, ma bisogna vedere cosa succederà e non mi espongo su ciò che potremmo essere. Il modo in cui saremo dipenderà da quello che faranno loro. Queste sono partite che capitano poche volte e che tutti vorremmo giocare, affrontarle è bellissimo. Dobbiamo avere spensieratezza, attenzione e concentrazione nel volerla fare nel modo migliore”.

Come sta la squadra? Che aria si respira?
“È tutto bellissimo, ho già espresso questo sentimento. Stiamo vivendo una situazione bellissima e la dobbiamo proprio vivere in questo senso. Non è questione di leggerezza, al contrario: le partite col Catanzaro e quella di andata mostrano che siamo concentrati, determinati e cattivi al punto giusto, siamo ad un livello straordinario. Dobbiamo continuare con questo sentimento, sapendo che abbiamo la possibilità di fare il nostro mestiere in un ambiente bellissimo e spero possa ricapitare più volte a me e a tutti quanti. Anche giovedì ho percepito la partecipazione di tutta Cremona. Chiaramente un risultato può cambiarci la vita, benissimo: abbiamo sempre lavorato per questo. Ma dobbiamo star sereni”.

Cosa può riprendere dall’esperienza con il Monza di due anni fa?
“Tutte le esperienze sono diverse, ma lasciano qualcosa. Dovremo avere la capacità di essere determinati nel fare sempre meglio le cose che abbiamo fatto sin qui”.

Potremmo vedere una coppia d’attacco più “pesante” contro il Venezia?
“Le due punte devono essere sia pesanti che leggere. La squadra ha dimostrato di stare molto bene, io non devo inventarmi nulla perché i ragazzi mi danno certezze. Il mio pensiero non è solo su chi comincia, ma sui 16 giocatori che saranno coinvolti, perché con i calciatori che ho a disposizione posso permettermelo”.

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