Cremonese

Tsadjout, il volto dei playoff
grigiorossi: "Inseguiamo un sogno"

Frank Tsadjout in conferenza stampa

Il volto della Cremonese versione playoff è quello di Frank Tsadjout. Serio, concentrato, mai una parola fuori posto, l’attaccante grigiorosso ha messo a segno a Catanzaro la sua terza rete stagionale. Dopo il gol di Roma in Coppa Italia, quello casalingo con la Ternana in campionato, al Ceravolo Tsadjout ha tolto il tappo ad una partita dalle due facce. Dalla prima, con tratti grigiorossi, dovrà ripartire la Cremo in vista del ritorno di sabato, questo insegna l’andata di martedì.

“Purtroppo per come si era messa la partita dopo il gol di Daniel c’era la sensazione che avremmo potuto portare a casa la partita in maniera diversa – spiega Tsadjout -, ma il pareggio è un buon risultato. Giocare su un campo difficile come quello di Catanzaro, con tanti tifosi che hanno dato una grande spinta alla squadra rende il pareggio un ottimo risultato. Noi vogliamo ringraziare i numerosi sostenitori cremonesi che nonostante la trasferta fosse complicata e si giocasse durante la settimana sono arrivati al “Ceravolo” per fornirci il loro grande supporto. Ci hanno dato un’enorme mano nell’ottenere un risultato che ci offre la possibilità di arrivare a sabato avendo buone possibilità di passare il turno”.

Cosa ci insegna la partita di andata?
“La partita di andata ci insegna che soprattutto nei playoff le partite vivono di momenti e la capacità di una squadra forte è proprio di portare quei momenti dalla propria parte. Poi ci fa capire quanto pesi l’impatto ambientale. Adesso avremo dalla nostra il supporto di 11/12 mila spettatori che come noi inseguono un sogno da realizzare insieme. Noi calciatori faremo di tutto per farci trascinare dal tifo della nostra gente”.

Siamo arrivati alla partita più importante della stagione, come la giudichi?
“E’ stata una stagione con momenti alti e momenti bassi dove c’è stata una costante: il desiderio di tutto il gruppo di portarla a termine raggingendo qualcosa di incredibile. Non dobbiamo dimenticarci che non è mai facile dopo una retrocessione ricostruire le basi per fare qualcosa di importante. Ci siamo riusciti proprio perché all’interno del gruppo ci sono state sempre coesione e unità d’intenti. La grande rincorsa della parte centrale ci ha portato a sognare la promozione diretta che purtroppo non è arrivata per qualche passo falso. Ma allo stesso tempo c’è ancora una grandissima opportunità, siamo una squadra forte e io conto tantissimo su tutti i compagni. Anche chi ha giocato bene dà il proprio contributo e questa è la nostra arma in più”.

Lo Zini deve crederci quanto voi…
“Avremo il bisogno del supporto di tutti; l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle di quanto i tifosi del Catanzaro abbiano trascinato la loro squadra subito dopo il primo gol. E io so benissimo che lo Zini è capace di farà la stessa cosa.”

Come ti sei trovato con Ciofani?
“Molto bene. Nonostante io possa avere una buona struttura per caratteristiche mi piace svariare per il con il campo. Un riferimento come Ciofani è importante e tra di noi ci sono buon feeling e buona intesa. Sappiamo darci una mano in tutte le fasi del gioco e secondo me è stata una buona prestazione di entrambi”

A Catanzaro sono stati giocati 50 minuti solidi, poi il contraccolpo: più fisico o mentale?
“In quei 50 minuti la nostra forza è stata aver il coraggio di tenere la palla, il Catanzaro sa farti male offensivamente e quando abbiamo perso qualche pallone siamo andati in difficoltà da soli perché non siamo riuscti a fermare le loro azioni. Il segreto contro il Catanzaro è continuare a giocare con personalità, l’abbiamo fatto e lo sappiamo fare”.

Sul 2-1 il loro gol nasce su una Cremonese sbilanciata: eravate scoperti per eccessiva sicurezza?
“Nella nostra identità c’è sempre il fatto di pressare alti, di giocare uno contro uno e lo switch da un approccio all’altro non sempre immediato. Ma nessuna presunzione, sappiamo benissimo che il Catanzaro è pericoloso e in quel contesto può cambiare partita in ogni momento. Il gol ha riacceso lo stadio ma noi non abbiamo mollato di un centimetro e il pareggio è un risultato importante”.

Che partita ci dobbiamo aspettare ora?
“Il Catanzaro giocherà la partita della vita e nello stesso tempo dall’altra parte ci sarà una Cremonese forte delle sue qualità e del fatto di giocare in casa che sulla scorta di quei 50 minuti giocherà una partita all’altezza della situazione. E’ nelle nostre corde portare a casa il risultato”.

Qual è il clima nello spogliatoio, e che grado di consapevolezza c’è?
“C’è un bel clima, sappiamo che ci giocheremo tantissimo. La squadra sa come siamo arrivati a giocarci queste partite: è stato un percorso tortuoso, dove abbiamo tirato fuori tutto anche nei momenti difficili superati. Ora è giusto dare ancora qualcosa in più per onorare quel percorso e raccogliere i frutti del lavoro”.

Un giudizio della tua stagione…
“E’ stata una stagione abbastanza complicata nella prima parte di campionato dove ho sempre cercato di farmi trovare pronto. Accanto a me ci sono giocatori come Daniel e Coda che sono di grande qualità, ma in cuor mio sapevo che prima o poi avrei dato il mio apporto. Adeso sto riuscendo ad avere più minuti, d’altronde nel corso della stagione è normale vivere diversi momenti perché tutti sono chiamati a dare il loro contributo”.

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