Cremonese

Giacchetta: "I rimpianti ci sono,
ma ci giochiamo la A ai playoff"

Foto Francesco Sessa

Ospite della trasmissione ufficiale della Serie B su Radio Radio, il direttore sportivo della Cremonese Simone Giacchetta rispondendo alle domande dei giornalisti collegati in diretta ha parlato della semifinale d’andata dei playoff pareggiata contro il Catanzaro e non solo.

“Catanzaro e Cremonese quest’anno si sono già affrontate tre volte e ne sono usciti tre pareggi – ha detto Giacchetta -, al termine di tre ottime partite. La nostra e quella calabrese sono due squadre che giocano un calcio diverso a quello di tutte le altre che appartengono alla nostra categoria, un calcio che prevede partite con il risultato sempre aperto. Ieri sera al Ceravolo abbiamo iniziato molto bene la partita. Nel primo tempo non solo abbiamo neutralizzato il Catanzaro, ma siamo anche andati in vantaggio, poi a inizio ripresa è arrivato anche il raddoppio. E’ un peccato aver incassato subito il 2-1 di Biasci, appena dopo la rete di Ciofani. Subito dopo il gol del nostro capitano, il Catanzaro si è risvegliato, con il pubblico dello stadio che è diventato molto caldo e, così, i nostri avversari sono riusciti a pareggiare trovando il 2-2. Nei venti minuti finali noi siamo stati di più sulla difensiva, mentre il Catanzaro attaccava con grande entusiasmo. Anche noi, come i calabresi, abbiamo sfiorato il 3-2 della possibile vittoria. Considerato come si erano messe le cose, c’è un po’ di delusione per come è andata a finire”.

Che contributo ha dato Vazquez alla Cremonese in questa stagione?

“Parliamo di un giocatore di grandissima classe – ha risposto Giacchetta -, un lusso per questa categoria. Non potrà avere la freschezza dei 20 anni, ma è uno di quei giocatori che sa dare del ‘tu’ alla palla. Ha giocato in Nazionale e in un club importante come il Siviglia. E’ un professionista serio, che si allena benissimo e difficilmente esce dal campo. In questa stagione ha disputato tante partite”

Avete qualche rimpianto? Magari quello di non aver iniziato subito il campionato con Stroppa in panchina?

“I rimpianti ci sono. Abbiamo iniziato con una gestione tecnica diversa e l’arrivo di Stroppa in panchina ci ha portato a cambiare gioco, permettendoci di rimontare parecchie posizioni in classifica. Quest’anno il livello della Serie B è molto alto. A un certo punto della stagione sembrava fossimo in grado di dare lo strappo decisivo, ma abbiamo perso questa possibilità uscendo sconfitti contro avversarie più giù rispetto a noi in classifica. Il bello del calcio è anche questo, soprattutto in Serie B, le più piccole possono sempre vincere anche contro le big. Non aver fatto quello che ho definito lo strappo decisivo è sicuramente un rimpianto. Abbiamo comunque la possibilità di giocarci la Serie A in questi playoff. L’abbinamento ci vede contrapposti a un avversario molto competitivo, con calciatori che giocano da anni insieme. Non è facile confrontarsi con questi avversari. L’arrivo di Stroppa, comunque, ci ha sicuramente dato una marcia in più”.

Stroppa e la sua esperienza contro la sagacia di Vivarini. Il vostro valore è questo? Sembravate poter salire direttamente in A con il Parma. Oggi il bilancio è positivo o negativo?

“Vincere non è mai facile, il pericolo è sempre in agguato – ha dichiarato il ds grigiorosso Giacchetta -. Anche lo Spezia è retrocesso dalla Serie A assieme a noi e ha investito per risalire subito, invece ha fatto fatica. Siamo in corsa, Stroppa ci ha aiutato tantissimo per svoltare, siamo un tutt’uno. Si pensava potessimo fare uno strappo decisivo dopo la vittoria dello Zini contro il Como, ma poi tre sconfitte ravvicinate ci hanno fatto perdere l’obiettivo della promozione diretta”.

La squadra è un mix di esperti ma anche di tanti ragazzi giovani? Quale strategia seguirete sul mercato?

“Dipende tutto dalla categoria, che porterà a seguire strategie diverse, a seconda se sarà serie A o B. Questo discorso vale per tutte le squadre che stanno giocando i playoff. Ora siamo un po’ più maturi rispetto alle altre formazioni. Ma la prospettiva cambia radicalmente a seconda della categoria in cui saremo l’anno prossimo”.

I tempi ci sono per costruire eventualmente una rosa da Serie A in caso di promozione?

“I tempi ci sarebbero per tutti i direttori sportivi. Tutti troverebbero il tempo per costruire una squadra per la A, anche a costo di non dormire la notte. Riguardo gli elementi già in rosa, le conferme le decideremo a fine campionato con l’allenatore. Posso dire che dopo l’esperienza dello scorso anno saremmo molto più preparati come club e, di conseguenza, come strategia da attuare”.

Mauro Maffezzoni

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