Cremo sprecona in attacco
E la difesa punita dagli errori

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Le critiche nelle ultime giornate si soffermano molto sull’incapacità della Cremonese di fare gol, nonostante l’enorme mole di occasioni create. Ma va detto che rispetto a inizio anno, quando magari bastava una rete per vincere le partite, adesso c’è anche un altro aspetto che va considerato: la difesa, il vero punto di forza della Cremonese in questo campionato, da qualche giornata non è più così solida.
In generale quella grigiorossa è sempre la squadra che ha incassato meno reti in Serie B (25), ma nelle ultime tre giornate ha sempre preso gol, commettendo delle grosse sbavature.
In occasione della ventinovesima giornata sono arrivati i primi segnali negativi. Contro il Como, alla fine la Cremo è riuscita a fare sua la partita, ma soltanto nel finale, per giunta contro un’avversaria in dieci uomini. Per poco i grigiorossi non hanno pagato a caro prezzo l’errore di posizionamento di Jungdal in occasione della punizione di Da Cunha, che aveva momentaneamente pareggiato la partita.
Ma gli errori più plateali sono stati commessi in occasione della trentesima giornata contro il Sudtirol. A Bolzano la squadra di Stroppa ha sbagliato l’impossibile in attacco, mentre in difesa ha pagato caro ogni errore commesso, senza ricevere sconti. Si pensi al primo gol, segnato dal possente Odogwu, con le marcature completamente saltate e il piccolo Falletti che si è ritrovato a dover contrastare, chiaramente senza ottenere risultati, l’attaccante di origini nigeriane. Per non parlare del pasticcio commesso dalla coppia Antov-Jungdal in occasione del raddoppio di Ciervo, con il retropassaggio troppo potente del difensore e il controllo difettoso del portiere. Sul terzo gol, siglato da Merkaj, la Cremonese ha la scusante di essere stata completamente sbilanciata in avanti nei minuti finali, alla ricerca del gol.
Si arriva così alla trentunesima giornata, nel giorno di Pasquetta, con la rete incassata su sviluppi di una rimessa laterale contro la Feralpisalò. Nell’occasione è Quagliata a sbagliare completamente il movimento e a tenere in gioco l’autore del gol Bergonzi.
Insomma, sono finiti i tempi dei clean sheet (soltanto uno nelle ultime sei uscite) e la retroguardia ha iniziato a dare segnali di cedimento come mai era successo in questo campionato, in cui la forza della difesa era sempre riuscita a mascherare la scarsa percentuale realizzativa. Il problema del gol di una squadra “Coda dipendente” persiste, per giunta ora si è messa a fare regali quella difesa che fino a qualche giornata fa ha sempre tenuto in piedi la Cremonese.
Mauro Maffezzoni