Basket

Juvi verso la trasferta di Chiusi
Bechi: "non sono preoccupato"

Sarà Umana Chiusi la prossima avversaria della Ferraroni Juvi Cremona nel recupero della terza giornata della fase a Orologio. Una trasferta impegnativa e delicata per la squadra di coach Bechi che arriva da sei sconfitte consecutive che hanno scosso l’ambiente, ma non preoccupato ai fini della classifica. Nonostante non abbia ancora collezionato punti durante la seconda fase del campionato, la Juvi è ancora sesta con sei punti di vantaggio sulla Luiss di Roma e dunque con un buon margine di bottino per continuare a sperare di arrivare in tranquillità a fine stagione.

Chiusi è un avversario impegnativo, a dispetto della classifica che lo vede ultimo nel girone Rosso di A2 e che ha dimostrato di essere in crescita dopo essersi rinforzata; ha vinto quattro delle ultime sei partite, battendo in trasferta a Treviglio e in casa addirittura contro Cantù. “È una squadra che fa del ritmo alto la qualità principale del suo gioco – spiega coach Bechi in conferenza – ha tre punti di riferimento importanti che sono Tilghman, Stefanini e lo svedese Gaddefors, ex Virtus Bologna, che ha dato energia, dinamismo, punti e rimbalzi. Completa il gruppo un pacchetto di italiani esperti, che sono lì da anni”.

A proposito dei suoi ragazzi Luca Bechi pone l’accento sul lavoro fatto in settimana anche sul piano mentale: “noi dobbiamo concentrarci su noi stessi, ovviamente non è un periodo bello dal punto di vista dei risultati. Abbiamo avuto un down che speravamo fosse meno profondo, dovuto al fatto di avere tirato la corda con tutti gli elementi e, quando sono venuti a mancare Tortù e Shahid, è diventata una montagna un po’ troppo grande da scalare, soprattutto perché la squadra non si è più potuta allenare con la continuità e il dinamismo a cui è abituata, e che rappresenta punto di forza della mia squadra.

“Ho parlato con i ragazzi – prosegue l’allenatore dei gigliati – sottolineando due aspetti: quello che conta è la classifica, c’è chi fa appunti prima, chi fa punti dopo, ma la classifica è quello che conta e noi siamo in sesta posizione, e la seconda è che la partita che è passata non torna più, quindi la cosa importante è guardare avanti, pensare alla prossima e non stare a fissarsi, crogiolarsi o a flagellarsi su quello che è stato il passato. Noi siamo consapevoli che la partita è impegnativa siamo. Abbiamo lavorato per riprendere in mano il ritmo del gioco e, con un miglioramento della condizione fisica da parte di tutti, si è alzata la qualità, si è alzata l’intensità. Questa è la strada che abbiamo intrapreso a Udine e nella quale dobbiamo seguire”.

E sulle sconfitte “la squadra dovrebbe avere la forza di prescindere dai risultati, nel bene e nel male, quello che conta è sempre l’ultima partita e noi abbiamo sempre a partire da vincere, sia che abbiamo vinto, sia che abbiamo perso, e questo è pragmaticamente quello che dobbiamo fare. Poi è chiaro che le sconfitte separano – sottolinea Luca Bechi – dare il proprio meglio in una condizione confortevole è più facile che che darlo in una situazione di assenza di risultati. Noi dobbiamo essere in grado e solidi di giocare la nostra pallacanestro. Ai ragazzi ho sottolineato l’aspetto della fotografia del momento, perché è quello che conta. Noi abbiamo 6 partite da giocare, la Luiss ne ha cinque, abbiamo sei punti di vantaggio, abbiamo lo scarto canestri, non siamo salvi però siamo in una buona situazione, quindi non c’è motivo di essere preoccupati o di essere tristi, non c’è motivo di essere delusi, c’è motivo di essere carichi, decisi, determinati, grintosi, di dare il meglio di noi stessi in una situazione difficile. La capacità di gestire il momento difficile rientra nel nostro dovere, fermo restando che siamo sesti, che abbiamo due squadre dietro e la nona è a sei punti”.

Cristina Coppola

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