Che Cremonese ha trovato
Giovanni Stroppa
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Un cambio di passo, in termini di punti e proposta di gioco. È quanto si propone la Cremonese con l’arrivo di Giovanni Stroppa sulla panchina grigiorossa al posto di Davide Ballardini.
Nelle prime cinque giornate la Cremonese è sembrata spesso giocare con i giri del motore tagliati, un po’ per le scelte di formazione un po’ per un atteggiamento troppo prudente.
A tratti la squadra di Ballardini è apparsa troppo passiva e in quei momenti si è mostrata vulnerabile, pur avendo subito quanto effettivamente lasciato: da 4,08 expected Goals* concessi i grigiriossi hanno subito 4 reti risultando essere l’ottava difesa del torneo.
La Cremonese non è ancora riuscita fino in fondo a compiere se stessa, adeguando la propria proposta di gioco alle caratteristiche dei giocatori.
Nonostante abbia avuto mediamente appena l’ottavo possesso palla della categoria, la Cremo è comunque stata la formazione ad aver creato di più in queste prime 6 giornate.
Prima per tiri fatti, tocchi nell’area di rigore avversaria ed expected Goals* creati, il divario tra quanto prodotto (11,45 expected Goals*) e quanto raccolto (4 reti realizzate) è importante e statisticamente anomalo, ma anche – sebbene non solo – frutto di una fase offensiva poco strutturata.
La Cremonese, infatti, si è affidata soprattutto alle azioni individuali (terza per uno contro uno e dribbling tentati) e ai cross (prima in B) per tentare di scardinare le retroguardie avversarie.
Il lavoro di Stroppa, dunque, pur mantenendo la dovuta attenzione all’equilibrio, andrà nella direzione di ottimizzare la qualità a disposizione e di assecondare la vocazione da protagonista che questa rosa e il blasone della società impongono, certificata anche dalla considerazione e dal conseguente atteggiamento con cui le avversarie affrontano i grigiorossi.
Mauro Taino
*Expected Goals (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.
Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)