Il Bari ha scelto quando prendersi
la partita contro la Cremonese
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Contro il Bari la Cremonese è stata costretta dall’atteggiamento dei rivali a fare la partita. Ancora una volta, però, i grigiorossi non sono riusciti ad andare a segno.
I pugliesi infatti hanno scelto di tenere un atteggiamento molto accorto, per lunghi tratti passivo cedendo il controllo della palla alla squadra di Davide Ballardini (59,81% il dato complessivo del possesso dei padroni di casa) rinunciando ad aggredire alto.
Un atteggiamento evidente nella ripresa, con il Bari in vantaggio 1-0, e più modulato nella prima frazione. La squadra di Michele Mignani ha dimostrato di conoscersi perfettamente e ha agito di conseguenza scegliendo quando prendersi la partita.
All’aumentare del pressing e del possesso palla (nei primi e negli ultimi 15′ della prima frazione) sono corrisposte anche la maggior parte delle chance costruite dai biancorossi durante tutto il match: 4 dei 7 tiri pugliesi sono concentrati in questa mezz’ora – non continuativa – di gioco.
Questo significa che quando il Bari ha alzato i ritmi è riuscita a mettere in difficoltà la Cremonese, unita ad una certa passività della squadra di Ballardini nel portare pressione al portatore di palla pugliese.
Il Bari ha dimostrato di avere strumenti efficaci per manipolare la retroguardia grigiorossa come in occasione del gol quando abbassa e stira la difesa di casa per permettere a Sibilli di arrivare a concludere con un inserimento da dietro in un’area completamente sguarnita.
Il Bari lascia in ampiezza un uomo (cerchio viola), mentre i giocatori della Cremonese si concentrano in tre (cerchio blu) sul portatore di palla senza però aggredirlo. Al tempo stesso Nasti (cerchio nero) rimane tra il centrale e il terzino di sinistra aprendo un varco centrale (cerchio tratteggiato giallo) che sarà attaccato dal compagno di reparto Sibilli (freccia bianca).
La Cremonese, al contrario, per provare a scardinare la difesa del Bari si è affidata ancora una volta ad una mole impressionante di cross: 30 di cui il 60% dalla destra e, complessivamente, appena 13 accurati (43,33% del totale).
Anche i 5 tiri nello specchio sui 22 tentati certificano anche la scarsità di chance realmente pericolose per un totale di 1.21 expected Goals* frutto però di sole quattro occasioni da più di 0.1 xG*.
I grigiorossi non sembrano ancora in grado di mettere in atto una strategia in grado di manipolare difese basse che tolgono profondità e coprono centralmente il campo. Si tratta della situazione più complicata da risolvere, ma, considerato lo status della Cremonese, anche la più frequente da incontrare in questo campionato, motivo per il quale occorrerà trovare soluzioni efficaci.
Mauro Taino
*Expected Goals (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.
**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.
Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)