Cremonese

Cremo, falsa partenza: non
solo il bomber per sbloccarsi

Foto Sessa

La Cremonese si alza questa mattina – dopo lo 0-1 subito ieri sera, sabato 26 agosto, dal Bari – e fatica a riconoscersi allo specchio. Un punto in due giornate, giocate entrambe in casa, in uno Zini stracolmo, è bottino troppo magro.

Se è presto per guardare la classifica e se le attenuanti non mancano, rimane la delusione di una città che si aspettava un inizio di Serie B a piè sospinto e che invece è cominciata a rilento.

Il doppio impegno casalingo all’esordio nascondeva diverse insidie qualora le cose non avessero girato subito per il verso giusto. E così è stato. Nonostante la spinta dei tifosi, i grigiorossi non sono riusciti a cambiare marcia.

È presto ovviamente per fasciarsi la testa. Davanti ci sono 36 giornate e per ora una sola squadra è a punteggio pieno, però di qualche elemento bisogna fare tesoro.

Davide Ballardini ha ammesso che la squadra deve essere più verticale e meno prevedibile. E in effetti la Cremonese si trova con zero gol fatti in 180’ di campionato e a doversi sbloccare.

I grigiorossi si troveranno spesso ad affrontare square chiuse come – pur con le dovute differenze – Catanzaro e Bari perciò diventa fondamentale trovare soluzioni per forzare blocchi compatti.

Se da un lato ci vuole la capacità di affondare in ripartenza nelle rare occasioni che ne avrà l’occasione, dall’altro non basteranno i cross per andare a segno, ma sarà necessario trovare chiavi per aprire retroguardie chiuse.

Poter schierare Massimo Coda aiuterà certamente, per quanto non risolverà di colpo il mal di gol palesato dai grigiorossi, così come non basterà affidarsi all’estro di un Vazquez apparso a tratti ancora incompreso dai compagni.

Mauro Taino

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