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Marta Cavalli rilancia: "Sto meglio
Ora campionati italiani e Giro"

Dopo una prima parte di stagione complicata, Marta Cavalli è pronta a rilanciare. L’atleta di San Bassano, tesserata per il team francese Fdj Suez, ha fatto il punto della situazione e ha fissato gli obiettivi per la seconda parte di 2023 che si auspica possa riservare maggiori soddisfazioni.

“Va meglio, diciamo – ha detto a BiciPro -. Di preciso, non so neanch’io spiegare cosa sia successo. Sicuramente quest’inverno abbiamo fatto il massimo per recuperare e prepararsi al massimo. Invece in UAE non ho avuto grandi sensazioni e all’Het Nieuwsblad si è confermato quello che avevamo già visto”.

Cavalli quindi ha proseguito: “Così abbiamo deciso di fare il punto della situazione a casa, di recuperare, riprendere una preparazione leggermente diversa. Non tutti gli anni sono uguali, quindi non si può riproporre sempre lo stesso schema, così abbiamo detto: “Okay, vediamo di aggiustare i punti che in questo momento ci sembrano carenti”. E da lì abbiamo ripreso a costruire nuovamente dalle basi”.

La cremonese quindi ha ammesso: “Non so bene perché questa grande botte perda acqua. Sono andata a correre la Vuelta, perché un grande Giro è l’occasione per mettere fatica nelle gambe e migliorare giorno dopo giorno. Mi sono trovata abbastanza bene. Non posso dire di aver avuto le sensazioni dell’anno scorso, ma allo stesso tempo neanche le peggiori di inizio stagione”.

Difficile dire se tutto dipenda dalla caduta allo scorso Tour de France, ma il rimpianto per un 2022 iniziato alla grande e finito, di fatto, con l’incidente alla Grande Boucle e che ha condizionato anche quest’anno c’è: “Dopo la primavera, avevo grande fiducia in me. Sapevo qual era il mio livello, quanto e cosa potevo fare. Magari c’era la giornata che stavo bene e quella un po’ meno, per cui potevo fare il numero oppure essere comunque competitiva, invece mi sono ritrovata a vagare nel limbo di chi si stacca dopo un paio di salite e a livello motivazionale non è stato facile. Però, grazie alla Vuelta e alle tappe più impegnative, sto tornando a costruire questa fiducia in me stessa”.

La situazione sta andando meglio: “In corsa sono un’altra persona. La squadra ha aiutato tanto. Hanno messo le mani in avanti per tener lontani tutti i malcontenti, i giornalisti troppo invadenti, le televisioni. Il loro interesse principale è che io recuperi in serenità con i miei tempi e il mio staff. Hanno creato una bolla di sicurezza intorno a me, in cui non abbia la tensione di dovermi ripetere. L’hanno accettato prima di me. E infatti sono stata molto contenta di essere andata in Spagna, perché abbiamo creato veramente un grande gruppo di lavoro”.

Ora, la ciclista della Fdj Suez guarda avanti, ma esclude che sia stata una scelta volontaria quella di iniziare l’anno per preparare la seconda metà di stagione: “Volevo partire subito forte e riconfermare la scorsa stagione. A questo punto però, visto che la partenza è andata male, è meglio gestirsi e poi esplodere nella seconda parte dell’anno. I grandi obiettivi ora sono due: i campionati italiani su un percorso che mi piace molto, poi il Giro. Successivamente dovrei far rotta sul Tour de France”.

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