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"Vbc, puntiamo al quinto posto" Le parole del capitano Dimitrova

A Urbino l'esordio stagionale della bulgara, dopo l'infortunio patito nel periodo di preparazione. "Con Vallefoglia vittoria importante per come è arrivata"

Un attacco di Dimitrova contro Vallefoglia

Esordio da venti punti e Mvp nella partita più folle di questo inizio di stagione rosa: così si è presentato il capitano Emiliya Dimitrova, dopo l’infortunio addominale che l’aveva tenuta fuori dai giochi a fine preparazione.

Dall’allenamento congiunto con l’Esperia al PalaRadi a pochi giorni dal via del campionato, costatole un problema muscolare, alla necessità di accelerarne il rientro in campo a Urbino contro Vallefoglia: “Non era previsto che giocassi così tanto e così presto – racconta la bulgara a Sottorete, su Cremona1 (qui la puntata completa) -, ma ad un certo punto coach Pistola si è girato verso di me, mi ha guardato e mi ha detto: è arrivato il momento”.

Già, perché Casalmaggiore stava rischiando l’imbarcata: pronti via e le marchigiane prendono subito il largo, condannando le difficoltà offensive delle rosa. “Abbiamo davvero rischiato di perdere 3-0 con Vallefoglia. Loro hanno spinto tanto al servizio e noi abbiamo inizialmente fatto fatica a trovare le giuste contromisure”.

Nel secondo set i primi accenni di svolta, nonostante il parziale perso. Dal terzo periodo, la palla spinta per Dimitrova, la ritrovata verve di Frantti (chiuderà con 32 punti complessivi), uscite d’attacco più varie e meno scontate per il muro-difesa marchigiano: la rinascita della Vbc porta al ribaltone. “Col lavoro di gruppo, con tanta grinta, abbiamo portato a casa una vittoria molto importante per come è arrivata e perché a Urbino faranno fatica in tanti”, spiega il capitano su Cremona1.

Una vittoria che dà continuità di risultati in vista del raggiungimento di un obiettivo che Dimitrova colloca in altissimo: “Il mio obiettivo personale è il quinto posto e lotterò fino alla fine per questo, cercando di coinvolgere le mie compagne di squadra e convincerle del nostro potenziale”.

Simone Arrighi

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