Il ct della Nazionale: "Ai Mondiali Cavalli sarebbe stata capitana"

Leggi anche:
Aumentano i rimpianti per Marta Cavalli che, in seguito all’incidente occorsole al Tour de France, ha dovuto rinunciare ai Mondiali di ciclismo in programma in Australia dal 18 al 25 settembre. Il commisario tecnico della Nazionale femminile Paolo Sangalli, infatti, ha spiegato: “Marta sarebbe stata la capitana, con una salita da 7 km nel circuito lei avrebbe avuto caratteristiche perfette: quando una van Vleuten attacca su simili strappi, chi riesce a starle dietro è lei”.
La cremonese, infatti, ha disputato una prima parte di stagione superba con una campagna del Nord da protagonista (impreziosita dai successi ad Amstel Gold Race e Freccia Vallone) e dal secondo posto al Giro d’Italia dietro proprio a van Vleuten. Cavalli ha cercato di bruciare le tappe per recupearare in tempo, alternando uscite in bici e lavoro fisico con eserci in palestra e sedute di fisioterapia e osteopatia.
Il rammarico dell’atleta della Fdj Suez Futurscope è condiviso anche dal ct azzurro che sottolinea come sia stato fatto di tutto per permettere a Cavalli di partecipare alla rassegna iridata: “Abbiamo condotto un avvicinamento condiviso da tutti e senza assilli per l’atleta, ritenendo che si sarebbe ristabilita in tempo. Alla fine, però, abbiamo dovuto prendere questa decisione mettendo al primo posto la sua salute: siamo profondamente dispiaciuti, ma conosciamo il suo valore e vogliamo preservarlo. Anzi, rivolgo un plauso alla FDJ che è davvero ‘illuminata’ da questo punto di vista. Marta sarebbe sicuramente importantissima, non solo per come corre ma anche per la sua competenza”.