Cremonese

Cremonese, anche col Pordenone è proseguita l'evoluzione difensiva

(foto Sessa)

Il successo della Cremonese contro il Pordenone apre nuovi scenari nella stagione grigiorossa. Terminato il ciclo degli scontri diretti per la salvezza, con la formazione di Fabio Pecchia che ha raccolto 4 vittorie e un pareggio negli ultimi 5 match subendo solo un gol, ora la Cremonese dovrà consolidare la propria posizione lontano dalla zona calda provando magari a gettare un occhio un po’ più in alto: il Chievo (con una partita in meno) è a tre lunghezze, il Cittadella (con una gara in più) a 5.

Nell’ultimo incontro, Pecchia è voluto ripartire dal 4-3-3 per poi tornare quasi subito al 4-2-3-1. In questo modo, soprattutto con l’ingresso di Baez a inizio ripresa, il tecnico di Formia ha provato ad ovviare ai problemi di occupazione dell’ampiezza riscontrata a inizio match, ma anche contro il Cosenza (qui l’articolo completo), con risultati alterni, soprattutto a causa delle tendenza di Gaetano ad entrare dentro il campo.

L’approccio arrembante (occasione e gol annullato a Gaetano), è stato smorzato dal gol in ripartenza dei friulani, che hanno così sfruttato la propria caratteristica migliore. Se da un lato la Cremonese ha mantenuto il controllo della sfera nella prima mezz’ora (57,5% di media), il fatto che l’intensità del pressing sia crollata (10,8 di indice PPDA** tra il 16’ e il 30’) ha fatto sì che i girigiorossi fossero esposti ai contropiede ospiti, che potevano agire all’interno della propria zona di comfort.

Il gol di Valeri ha però segnato un punto di rottura nello sviluppo della gara, con la Cremonese che è tornata a pressare con più intensità, lasciando poi progressivamente il controllo della sfera al Pordenone una volta trovato il vantaggio con Strizzolo obbligando gli avversari a trovare soluzioni nuove e diverse per provare a bucare Carnesecchi.

La squadra di Pecchia ha però mostrato netti miglioramenti anche nelle fasi di difesa posizionale (a ridosso cioè della propria area di rigore), di fatto non correndo grandi rischi, pur continuando ad apparire più a proprio agio con una fase difensiva più propositiva e sviluppata più lontano dalla porta. Una tendenza, quella della crescita in fase difensiva, già emersa contro l’Ascoli (qui l’articolo completo).

I dati difensivi possono confortare Pecchia: detto della sola rete incassata negli ultimi 5 match, contro il Pordenone gli expected Goal (xG)* concessi sono tornati sui livelli minimi da quando siede sulla panchina grigiorossa, così come i tiri subiti. Carnesecchi, in questo senso, ha dovuto effettuare solo due parate nel corso del match, senza mai essere chiamato ad uscire, segno che la Cremonese è riuscita a limitare il potenziale offensivo del Pordenone.

Mauro Taino

*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.

Dati e Grafiche Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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