Basket

Vanoli, lo scacchiere di Galbiati si sta riallineando per il finale di stagione

(foto Sessa)

La Vanoli Cremona sta attraversando un buon momento, complice il fatto che le pedine sullo scacchiere di coach Galbiati si stanno riallineando. Se in più di una occasione l’allenatore ex Biella ha posto l’attenzione su acciacchi fisici, spesso più rilevanti di altri,  ora le cose sembrano migliorate. Cournooh tornato negativo, sta lavorando per mettere benzina nel serbatoio e tornare il pilastro difensivo e le fiammate di TJ sembrano scongiurare sempre di più i dubbi sul ginocchio.

Se alle incognite si aggiungono le certezze, allora la Vanoli può tornare pericolosa: capitan Poeta è sempre pronto a smazzare assist e a mettere in mostra guizzi di elevato QI cestistico, il neo scorer Barford si sta dimostrando ben più di un fuoco di paglia, ma un esterno su cui fare affidamento. Fabio Mian è la rivelazione del nucleo italiano, più continuo e letale di quello che ci si aspettasse. Le vittorie dei biancoblù passano anche dalle sue mani, dove spesso è stato in grado di dare strappi cruciali alla gara.

Nelle buone notizie e nelle conferme, vanno ricercati quei giocatori che hanno dimostrato di poter essere più performanti della loro attuale versione: Jarvis Williams e Daulton Hommes. I due americani, nonostante nelle ultime gare abbiano effettivamente dimostrato di poter ancora far bene nella metà campo offensiva, ora devono ritrovare la costanza dell’andata. Jarvis Williams, spesso adattato come centro titolare, può essere polarizzante soprattutto quando Lee patisce la fisicità dei pari ruolo. Per buona parte della stagione si è infatti dimostrato il miglior rimbalzista e realizzatore da seconde occasioni.

Per Hommes  il discorso è più complicato: il ragazzo ha classe e talento da vendere, ma non è più quell’oggetto misterioso per le difese avversarie. Quasi tutti i team di serie A lo hanno “analizzato” capendo come bloccarlo, lasciandolo spesso a secco. La fiducia sta nel fatto che Galbiati  stia lavorando ad un modo per liberarlo in attacco, usando proprio un’altro giocatore a sua disposizione: Marcus Lee.

Spesso si è criticato il rendimento del centrone ex Sioux Falls. Nulla si può dire sul suo spirito di sacrificio: ha accettato di non partire titolare e da qualche partita si sta cimentando in prove di post basso. La vera rivoluzione però la sta dando nei blocchi e nei pick and roll con Hommes. Il lungo potrebbe essere la chiave per far tornare il connazionale pericoloso dalla media e lunga distanza, quando non in grado di crearsi le occasioni da solo.

Lorenzo Scaratti

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