Basket

Vanoli, Galbiati carico: 'Andiamo a Venezia per vincere la partita'

(foto di repertorio)

Vanoli in campo domenica 24 gennaio alle 17.00 sul campo della Umana Reyer Venezia. A presentare la partita, nella consueta conferenza stampa, il coach biancoblù Paolo Galbiati che non usa mezzi termini: “Andiamo là per vincere la partita, anche se non sarà semplice”. “Li avessimo incontrati un mese fa – ha aggiunto Galbiati -, tra virus e infortuni, l’avremmo presa in modo un po’ più leggero, invece nel ciclo durissimo di partite che abbiamo ci sono anche loro. Sono una squadra ormai con una grande tradizione e con un gruppo molto esperto. Mi piace la scelta fatta di lanciare gli italiani, cui si uniscono anche stranieri di grande livello: non sono ancora al 100%, ma quando stanno bene sono veramente forti”.

Per il tecnico della Vanoli, la vera forza dell’Umana è, prima ancora che sul parquet, dietro la scrivania: “Penso che la chiave di Venezia sia la società: hanno le idee molto chiare, con la società che fa un percorso con uno staff tecnico che è lì da tanti anni e a cui continuano ad aggiungere dei pezzi. Poi portare avanti tanti atleti a volte può essere un plus, ma altre volte no: credo che l’abbiano fatto perché hanno valutato prima le persone che i giocatori”. Palazzetto tradizionalmente caldo, questa trasferta in Laguna non vedrà ovviamente la presenza di pubblico: “E’ una stagione anomala: giocare senza pubblico sicuramente per alcuni giocatori è più facile, ma per altri più difficile. A me manca”.

Galbiati si concentra quindi sulle ultime due sfide ravvicinate perse contro Trieste e Milano: “Dopo la gara contro Trieste ho lette tante critiche e non mi è piaciuto: l’Allianz ha speculato molto e noi se facciamo canestro siamo una squadra, altrimenti no. Sicuramente con l’Armani abbiamo commesso un po’ meno errori, ma soprattutto nell’ultimo match c’è stato tanto buono da prendere. Mi piacerebbe vedere sempre l’energia e il coinvolgimento visto con Milano, anche se per certi versi è facile giocare contro l’Olimpia. Adesso che i giocatori ci hanno fatto vedere delle cose in quella partita, le voglio vedere sempre: nel caso, potremo toglierci delle belle soddisfazioni, anche se dobbiamo tenere i piedi per terra perché una rondine non fa primavera.

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