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Canoa, inizio col botto per Vincenzi: 'Obiettivo Europeo di Maratona, poi vedremo'

E’ stata una settimana da incorniciare per il classe 1992 Filippo Vincenzi, originario di Acquanegra e oggi, dopo il passato in Bissolati, alfiere del Cus Milano: in sette giorni sono infatti arrivati l’Oro nel k2 senior al campionato regionale (10mila metri) e la conquista del campionato italiano a Mantova nei 5mila metri in k1. Un inizio brillante, ma Vincenzi guarda avanti: “Sono le prime gare della stagione, servono soprattutto per togliere un po’ la ruggine accumulata in inverno quando si svolge soprattutto la preparazione e dove si forma l’aerobico per il resto dell’anno: è una cosa cha accomuna velocisti e maratoneti, per cui diciamo che quelle delle gare regionali e del campionato italiano sono distanze intermedie che servono ad entrambi”.

Come giudica quindi queste prime uscite?
Ovviamente sono contentissimo dei risultati, ma erano delle tappe del percorso verso l’europeo in Francia di maratona: io e il team abbiamo avuto un feedback positivo, ma sappiamo anche dove manchiamo e da qui a luglio il percorso è ancora lungo.

E’ l’Europeo il grande obiettivo stagionale?
L’obiettivo è certamente quello di centrare L’Europeo, non solo come convocazione, ma anche come performance. Il secondo obiettivo, che a livello di stimoli e concentrazione è subordinato alla prestazione all’Europeo, è il Mondiale in Cina, dopo l’esperienza della Coppa del Mondo (sempre in Cina, ndr) di due anni fa. Sarà infatti importante trarre il meglio sin dall’Europeo perché quella performance darà la spinta per il Mondiale. La Federazione, infatti porterà avanti gli atleti più meritevoli quindi terrà conto anche dei risultati.

Qual è il prossimo impegno?
Questo fine settimana saremo ad Amsterdam per una gara internazionale. Si tratta di una gara di riferimento per la maratona da 23/24 km senza titoli in palio, ma che è un buon test di inizio anno per portare a casa feedback su questo avvio di stagione e per valutare la condizione in vista dell’Europeo. Sarà importante anche perché da quest’anno la selezione per i campionati europei non avverrà più sulla gara secca (il campionato italiano, ndr), ma la Federazione stilerà un ranking tenendo conto di 5/6 gare di riferimento, tra cui quella di Amsterdam. Questo prossimo impegno sarà quindi importante per continuare il percorso di test in vista dell’Europeo, ma anche per accumulare punti per il ranking.

Come si trova al Cus Milano?
Molto bene, tutto il contesto sta funzionando, l’ambiente mi ha aiutato a trovare equilibrio e i risultati stanno venendo.

Pensa alle Olimpiadi o il futuro è solo legato alla Maratona (non disciplina olimpica, ndr)?
Sono molto attaccato al mondo della Maratona, anche perché qui ho trovato una mia dimensione, anche internazionale. Ho provato a fare i mille in allenamento, è un buono stimolo. E’ una distanza che ho già vissuto in passato e, tra quelle olimpiche, la più consona alle mie caratteristiche, ma è una preparazione su cui con il mio team non abbiamo ancora messo la testa. Non chiuderei le porte in faccia alla possibilità di fare gare internazionali sui 5mila metri ad esempio e i risultati di questo 2019 dimostrano che alcune caratteristiche ci sono. Se c’è la possibilità di avvicinarsi a discipline più veloci come appunto i 5mila e poi olimpiche ritengo che sarà da prendere in considerazione, ma più avanti. Adesso tutti gli sforzi degli ultimi quattro anni sono indirizzati alla Maratona e abbiamo la volontà di raccogliere i frutti di questo lavoro. Quello che dovevamo fare come team l’abbiamo fatto, ci siamo esposti e sappiamo che obiettivo abbiamo: focalizzarsi su un obiettivo alla volta permette di ottimizzare le energie e quando vai a confrontarti in certi ambiti diventa importante ogni minimo dettaglio. Poi, ripeto, se da parte della Federazione ci fosse una possibilità, la valuteremo: ora rimango sul mio percorso, a partire da Amsterdam.

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