Nasti: "Qui alla Cremo si gioca per
vincere e vanno tutti a duemila"
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La sua è stata una delle trattative di mercato che ha richiesto più tempo e pazienza. Stiamo parlando di Marco Nasti, che la Cremonese nel finale di calciomercato è riuscita a prelevare dal Milan. Un attaccante considerato una grande promessa, ma che a soli 21 anni (li festeggerà il prossimo 17 settembre) vanta già nel suo curriculum due stagioni in Serie B, in piazze impegnative come Bari e Cosenza. Contro Carrarese e Palermo è entrato soltanto negli ultimi venti minuti. Ma in casa del Sassuolo, alla prima da titolare, ha timbrato subito il cartellino siglando la sua prima rete in maglia grigiorossa.
Marco, avremmo voluto parlare del tuo primo gol con questa maglia, invece la prima domanda dobbiamo fartela sul video diventato virale sui social (oltre 10 milioni le visualizzazioni) del siparietto tra te e Vazquez…
“Non mi aspettavo che lo vedessero così tante persone e, francamente, lì per lì nemmeno mi ero accorto che le scarpe lanciate da Vazquez fossero le mie. Ma considerato che con quelle ho segnato, sono corso immediatamente a riprenderle (ride, ndr). E pensare che con Vazquez cerco di scherzare il meno possibile (ride ancora, ndr). Battute a parte, lui è un giocatore di grande carisma. Inoltre pensavo che quegli scarpini fossero di Zanimacchia, quando ho realizzato la realtà dei fatti è nata spontanea quell’espressione stupita”.
Arrivi alla Cremonese per continuare nel tuo percorso di crescita: in grigiorosso proverai a lottare per un obiettivo più ambizioso rispetto al passato, quali sono le tue sensazioni?
“Sono bastati pochi allenamenti perché mi rendessi conto di come qui si giochi per vincere: vanno tutti a duemila. La squadra ha un obiettivo chiaro e farà di tutto per raggiungerlo: lo vuole la proprietà, lo vogliamo noi e andiamo forte sulla nostra strada”.
Che sensazioni hai vissuto dopo il primo gol con la Cremonese?
“La prima rete regala sempre una gioia intensa: presentarsi così mi dà una grande fiducia. A questo punto mi auguro che quello con il Sassuolo sia stato il primo di una robusta serie”.
Durante il mercato ti hanno inseguito molte squadre, cosa ti ha portato a scegliere Cremona e la Cremonese?
“In realtà io non ho sentito altre squadre, sapevo di qualche interessamento, ma appena la Cremonese si è fatta avanti non ho avuto dubbi: al mio agente ho detto da subito che la mia scelta sarebbe stata questa. Scelta confermata con ancora più forza dopo l’incontro con il direttore: questo è un club ambizioso, che vuole vincere e che ti sa mettere nelle migliori condizioni per svolgere il tuo lavoro. Con la Cremo è stato subito sì”.
A Reggio Emilia hai dialogato molto con Johnsen, il quale ha affermato di essersi trovato bene con te: è reciproca la cosa?
“Credo l’abbiate visto: giocavamo insieme per la prima volta e l’intesa è nata immediatamente”.
Alla Cremo la rosa è ampia e di qualità: il direttore ha detto che per alcuni giovani questo può essere vissuto come un ostacolo soprattutto a causa dell’incertezza del minutaggio. Tu cosa ne pensi?
“Io sono arrivato a Cremona in piena fiducia. So perfettamente che la rosa è molto competitiva e i miei compagni di reparto sono tutti elementi di qualità. Detto questo, mi alleno sempre a mille per dare più opzioni al mister e qualora non dovessi giocare vorrà dire che quello davanti a me sta dimostrando qualcosa in più. Credo fortemente nella sana competizione all’interno di un organico”.
Hai dimostrato di essere un attaccante pronto ad attaccare la porta, veloce e rapido…
“Io penso di essere un attaccante moderno: oltre ad attaccare la porta credo di poter fare tutto quanto richiesto nel calcio di oggi a chi gioca nel mio ruolo come accorciare per prendere palla e giocare per la squadra”.
Aver mantenuta l’intelaiatura della passata stagione credi sia un fattore importante?
“Posso dire che già nello scorso campionato giocare contro la Cremonese era davvero difficile. Lo stesso l’ho notato in queste prime partite, stavolta dall’interno: con il Sassuolo abbiamo aumentato anche il possesso palla, cosa che nelle mie precedenti esperienze non mi era mai capitata. Dobbiamo lavorare sempre più forte per arrivare fino alla fine”.
Mister Stroppa ha detto di averti spiegato la bellezza di giocare in uno stadio come lo Zini, adesso che l’hai sperimentato quali sono i tuoi pensieri?
“Bellissimo, soprattutto per il modo in cui ti trascina la Curva che è sempre piena”.
Quale ritieni sia il tuo gol più bello segnato finora?
“Quello nel derby Cosenza-Reggina, non ho dubbi”.
Come giudichi il progetto delle seconde squadre dei grandi club in Serie C. Non sempre è facile per loro…
“Secondo me è un buon progetto, possono esserci delle difficoltà ma il progetto è valido. Conosco soprattutto la realtà del Milan e posso dire che un mister con le idee di Bonera farà bene a quei giovani”.