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Torneo di Tennis in carrozzina
secondo giorno di gare

Nella foto Benazzi, Zavattoni, Bodini, Scalvini e Vasta.

Seconda giornata del Torneo di Tennis in carrozzina “Città di Cremona” alla canottieri Baldesio.

Tutte le teste di serie si sono imposte sugli avversari. Il giapponese Tomoya Tachi ha battuto Andrea Morandi in una partita avvincente e combattuta. Martin Legner si è imposto su Antonio Cippo dopo un match entusiasmante. Molto equilibrio nella partita del colombiano Diego Pirichican che ha prevalso al terzo set sul croato Anto Joskic. Infine Ivan Tratter, vecchia conoscenza del torneo, dopo un lungo periodo lontano dai campi, ha ritrovato la sua miglior forma battendo Marco Pincella.

E’ proseguito il tabellone del doppio maschile con la vittoria di Legner-Joskic su Morandi-Santoro e la vittoria di Degl’innocenti-Pincella su Moja-Perfigli.

Primo giorno del tabellone femminile. Nel singolare si sono qualificate per le semifinali, che saranno disputate sabato 7 settembre alle ore 9, Giulia Valdo, Maria Vietti, Marianna Lauro (già n.1 in Italia e n.37 al mondo) e Vanessa Ricci. A seguire le semifinali maschili Tachi -Tratter e Pirichican – Legner e le semifinali e finali dei doppi maschile e femminile.

Sempre alle ore 9 di sabato verrà disputata la finale del tabellone di Consolazione tra il baldesino Dario Benazzi e Lorenzo Degl’Innocenti.

Le ospiti dell’Istituto “Cremonesini” di Pontevico sono passate dalla Baldesio per assistere agli incontri del Torneo Internazionale di Tennis in Carrozzina “Città di Cremona”. Tutte hanno sostenuto gli atleti e sono rimaste stupite che alcuni di loro provenissero da paesi molto lontani come il Giappone o la Colombia. Si sono quindi congratulate con i giocatori per il coraggio di andare così lontano da casa per dedicarsi allo sport che amano.

Il gruppo delle ospiti dell’Istituto “Cremonesini” con gli educatori, Elisabetta Barbieri e Tomoya Tachi.

Questa è stata anche l’occasione per fare una chiacchierata con Arianna Mariani e Piermichele Maianti, educatori dell’Istituto, sul ruolo che lo sport ha nella vita di una persona con disabilità psichiche: “Le nostre ospiti e in genere le persone con disabilità psichiche hanno un grande desiderio di sentirsi incluse e di confrontarsi con il mondo esterno all’Istituto dove vivono. Hanno bisogno di conoscere persone diverse che non fanno parte del gruppo delle degenti con le quali condividono la quotidianità. Necessitano di ricevere stimoli dall’esterno e da esperienze nuove e la possibilità di praticare uno sport offre sicuramente questo tipo di stimolo. Le discipline sportive che il nostro istituto offre sono: il padel, perché presenta una maggiore facilità di approccio rispetto al tennis, il crossfit, il nuoto e volley con finalità sia sportive, cioè di miglioramento delle prestazioni fisiche del singolo, che puramente ludiche”.

Sara Fappani, un’ospite dell’istituto, si rivela particolarmente appassionata di sport: “Ho seguito molto prima le Olimpiadi e ora le Paralimpiadi e sono rimasta affascinata dalla passione che gli atleti mettono nella loro disciplina. Mi piace seguire anche lo sport di persone che hanno una disabilità perché dimostrano tanto coraggio e spirito di sacrificio nell’allenarsi così tanto. Anch’io ho praticato il tennis e anche se ora gioco a padel, continuo però a preferirlo. Seguo anche il calcio e tifo Juventus”.

 

 

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