Stroppa: "Controllo la chiave contro
la Reggiana. Formazione? Ho dubbi"
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La Cremonese aspetta la Reggiana che domani alle 14 arriverà allo Zini. I grigiorossi arrivano da quattro vittorie consecutive in questo 2024 che hanno permesso alla squadra di Stroppa di risalire fino al secondo posto. La Cremo avrà anche diversi sconti diretti nelle prossime settimane, ma il tecnico si è detto concentrato solo sul prossimo match, anche perché dovrà risolvere il rebus legato alla formazione.
Quali sono le condizioni degli infortunati, specialmente in difesa?
“Recuperiamo Ravanelli, mentre Tuia ha avuto una ricaduta. In più Jungdal nella rifinitura di oggi non stava benissimo, quindi non sarà a disposizione”.
Chi giocherà in difesa e chi, invece, farà posto a Vazquez di rientro dalla squalifica?
“Oggi, per la prima volta, ho dei dubbi. Abbiamo lavorato su diverse cose, ma non sono certo di schierare la formazione che ho provato. Mi terrò queste incertezze fino all’ultimo, vedremo se la notte porterà consiglio. Come detto alla fine del mercato, tutti hanno fatto un salto di qualità in termini di mentalità, e non a caso la rosa è migliorata tantissimo. La mia indecisione è proprio legata a questo, perché anche chi prima poteva sembrare ai margini ora si sente coinvolto”.
Chi sostituirà lo squalificato Antov?
“Non lo so. Ci potrebbe essere Sernicola, così come Bianchetti dirottato a destra e Lochoshvili dall’altro lato”.
Con l’assenza di Jungdal confermerà Saro tra i pali?
“Sì, domani giocherà ancora Saro”.
I dubbi possono riguardare anche il modulo o solo gli uomini? Possiamo immaginare il terzetto composto da Johnsen, Falletti e Vazquez dietro a Coda?
“È un’idea come le altre, domani si vedrà. Abbiamo provato e preparato tante possibilità, cercheremo di avere più certezze per schierare la formazione più equilibrata e competitiva possibile, soprattutto dall’inizio. Ma anche chi subentra può essere determinante”.
Come si stanno inserendo i nuovi arrivati? Le potenzialità sono note, ma quanto tempo serve perché si inseriscano al meglio nel suo sistema di gioco?
“Ottima considerazione. Non è facile, siamo una squadra di palleggio e bisogna saper trovare i momenti giusti, decidere quando andare forte e quando invece tenere la palla. Oggi ho questi dubbi, ma con il tempo e il lavoro avrò sempre più sicurezza nel poter scegliere la soluzione migliore”.
Domani allo Zini arriva una Reggiana in forma. Che tipo di avversario sono i granata?
“La Reggiana è una squadra in salute e che sa fare tutto: difendersi bassa, andare forte in avanti, andare velocemente in verticale… Hanno struttura e sono pericolosi sulle palle inattive, ma anche velocità. È una squadra che ha tutte le caratteristiche per metterci in difficoltà”.
La Reggiana è un avversario di livello, ma che in alcune occasioni si è mostrata vulnerabile in difesa.
“Ogni squadra ha i propri pregi e difetti: noi cercheremo di evidenziare i difetti della Reggiana e di esaltare i nostri. Potranno sembrare banalità, ma anche a Lecco abbiamo visto che singole situazioni potevano accentuare gli errori tecnici. Le gare le sblocchi e le porti a casa curando i dettagli, la partita domani si presta in questo senso perché si sfidano due squadre con gamba e qualità individuali”.
La chiave del match sarà il controllo della gara, sia tramite il possesso che attraverso il pressing?
“Sì, sarà fondamentale la gestione della palla e soprattutto dovremo essere bravi a non regalare nulla di banale alla Reggiana. Sapere quando muovere gli avversari per poi andare in verticale sarà fondamentale, così come avere una fase difensiva ancora più maniacale e applicata del solito”.
Nelle prossime giornate di Serie B si disputeranno tanti scontri diretti. Crede che saranno determinanti?
“Mi permetto di non rispondere perché penso solo alla partita di domani. Quello che abbiamo fatto è troppo importante per pensare a ciò che succederà. I conti li faremo più avanti, ora ci teniamo il percorso straordinario vissuto sin qui, consapevoli di dover fare ancora meglio”.
La classifica si guarda più verso l’alto o verso il basso?
“Io guardo tutto, ma penso soprattutto alla squadra, che è la cosa più importante. Siamo focalizzati sulla Cremonese, che occupa una posizione in cui è bello stare, ma difficile da mantenere. Devo pensare a come poter migliorare la situazione perché, a differenza di prima, ora dipende solo da noi. Cercheremo di vincere più partite possibile per poter arrivare in fondo, è troppo importante”.
La sua esultanza insieme ai giocatori dopo la vittoria di Lecco è stata particolarmente apprezzata. Domani le piacerebbe ripetersi allo Zini?
“È stata una cosa totalmente spontanea, non sono abituato a fare così perché preferisco sempre rientrare negli spogliatoi e poi salutare tutti, come sempre, dietro le quinte. Mi sono arrivati messaggi molto belli e ne sono felice: mi sento parte integrante di tutto il movimento che rappresenta la Cremonese. Detto questo, domani mi piacerebbe sicuramente vincere, ma anche se dovessi rientrare immediatamente non mancherei di rispetto a nessuno”.