giocherà le Finali Nazionali
il 29 aprile le finali allo Zini
eventi del 2025 del CAVEC
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Dopo quella di Trieste, contro la Giana è arrivata un’altra vittoria importante per la Pergolettese, come spiega il tecnico Giovanni Mussa: “E’ stata una prestazione di cuore, come quella di giovedì a Trieste, ma aggiungerei anche di applicazione. I ragazzi sono stati bravi a soffrire, quando si è dovuto farlo, e a colpire quando si è avuta la possibilità. E’ una maturazione che questa squadra sta facendo, ma il percorso è iniziato molto prima che arrivassi io. Non c’è nessun allenatore che in tre settimane ti mette dentro a un gruppo tutte le belle cose che si stanno facendo. Va riconosciuto il gran lavoro fatto in precedenza da Stefano Lucchini e oggi noi ne raccogliamo i frutti. Ma in realtà Lucchini ha lavorato molto bene e la squadra si vede che è stata sempre impostata per un tipo di gioco. Adesso in più abbiamo un po’ più di cattiveria, i risultati ci aiutano, tutti hanno più autostima in quello che fanno. Sul livello e la qualità dei giocatori non ci sono mai stati dubbi, purtroppo i risultati fanno tutto. Se non ci sono il morale si abbassa, non sei sereno e perdi le partite.”
“Io dico – aggiunge – che la fortuna va sempre dove deve andare. Non ritengo che vada in giro a caso: noi ce la siamo cercata. Giovedì a Trieste,nel momento dell’espulsione di Lambrughi, tra di noi anche in campo ci siamo detti che quella gara l’avremmo vinta in ogni caso, perché eravamo in condizioni superiori all’avversario, sia a livello tattico, atletico e mentali. E’ corretto parlare di crescita collettiva: siamo maturati. Sappiamo cosa dobbiamo fare: bisogna saper soffrire, non abbattersi alla prima difficoltà, ma tenere duro, siamo resilienti e vediamo i frutti da questo tipo di atteggiamento.”
Nelle ultime gare Mussa ha utilizzato diversi giocatori: “Abbiamo aumentato un po’ le rotazioni. Giocando tre partite in una settimana è stato giocoforza. Ma questo ci da’ anche la possibilità di ruotare di domenica in domenica per avere sempre in campo forze fresche, di non perdere qualità quando facciamo i cambi ma di guadagnare. Con la Giana con i cambi degli ultimi minuti siamo riusciti a guadagnare campo e di conseguenza questo gruppo ha questa mentalità che ci consente di essere più squadra e di giocare con maggiore cattiveria, maggiore ferocia e di porare a casa i risultati. Il lavoro non è finito. Non abbiamo ancora raggiunto nulla: non possiamo assolutamente diminuire questa tenacia e questo atteggiamento.”