Fagioli, dalle giovanili della Cremo al debutto ufficiale in prima squadra alla Juventus
E’ durato 87 minuti il debutto di Nicolò Fagioli in una partita ufficiale con la maglia della Juventus prima squadra, avvenuto ieri sera, 27 gennaio, nella gara di Coppa Italia vinta 4-0 dai bianconeri contro la Spal. Fagioli, nato a Piacenza nel 2001, è passato in bianconero nel 2015, arrivando dalle giovanili della Cremonese che aveva scommesso sul suo talento.
L’ormai 19enne si era messo in mostra anche nel trofeo ‘Città di Cremona’, che, come in ogni edizione, accoglieva al Centro Sportivo ‘Giovanni Arvedi’ le formazioni giovanili di club prestigiosi da tutto il mondo.
“Il giorno più bello della mia vita – ha commentato Fagioli sul proprio profilo Instagram – è arrivato. Lo sognavo da quando ero un piccolo bambino tifoso della Juve”. Il centrocampista ha quindi agigunto: “Lo dedico alla mia famiglia in primis e a tutte le persone che mi sono state sempre vicino. I sacrifici ripagano sempre”.
Non poteva mancare una menzione per il club bianconero: “Ringrazio la società per questa possibilità, tutto lo staff e tutti i compagni di squadra che mi hanno aiutato allenamento dopo allenamento e motivato sempre. Grazie. Fino alle fine forza Juventus”.
Titolare della formazione Under 23 della Juve, con la quale lo scorso anno ha alzato la Coppa Italia di Serie C giocando da titolare e guidato in panchina dall’attuale tecnico grigiorosso Fabio Pecchia, Fagioli da un paio di stagioni ha avuto la possibilità di allenarsi più volte con la prima squadra.
Il centrocampista ex Cremonese, inoltre, aveva già assaggiato l’emozione dell’esordio con la Juventus nell’estate 2018, quando aveva partecipato alla tournée estiva dei bianconeri nella International Champions Cup dove ha giocato anche contro Bayern Monaco e Real Madrid.
Allegri, allenatore a Torino all’epoca, lo aveva poi elogiato in una successiva conferenza stampa: “Abbiamo un ragazzo che si chiama Fagioli, che è un 2001. Vederlo giocare a calcio è un piacere. E’ un ragazzo che conosce il calcio e i tempi di gioco, sa come e quando smarcarsi, come e quando passare la palla. È bello vederlo giocare. Ragazzi così non vengono fuori tutti gli anni”.