con la Cremonese
Mobility Partner grigiorosso
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“L’ho sentito questa mattina alle otto e mezza, era già sul posto di lavoro, carico, felice. Mi ha raccontato dell’impegno con cui ha affrontato questa sfida con il presidente Pancalli e della voglia di iniziare a lavorare da subito”, Oreste Perri descrive così, con entusiasmo e stima sincera, il nuovo presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, da poche ore al vertice dello sport italiano. Un amico, prima ancora che un collega. Una persona con cui ha condiviso un intero percorso di vita.
“Ci conosciamo da sempre. Eravamo due ragazzi di 14 anni quando abbiamo iniziato a fare canoa. Lui veniva spesso a Cremona. Poi, nel 1982, è stato lui a coinvolgermi per allenare la squadra junior. Era già un dirigente federale. Due anni dopo, sono diventato tecnico della squadra senior e da lì abbiamo lavorato a stretto contatto per anni, fino alle Olimpiadi di Pechino nel 2008″.
Una carriera parallela che ha attraversato generazioni e ruoli: “Abbiamo vissuto insieme le Olimpiadi di Montreal nel ’76 come atleti, poi abbiamo proseguito come tecnici e dirigenti. Io venivo dal mondo scolastico, lui da quello dirigenziale: abbiamo unito esperienze diverse e costruito un’intesa solida, condividendo visioni e obiettivi”.
Il legame non si è mai spezzato, nemmeno quando Perri ha intrapreso l’esperienza da sindaco di Cremona: “Nel 2008, dopo le Olimpiadi, mi sono ritirato dalla Federazione. Lui è diventato presidente federale e quando ho lasciato il Comune mi ha richiamato a guidare di nuovo la squadra senior fino a Parigi. E dopo, ancora, mi ha chiesto di diventare suo consulente”.
Del nuovo presidente del Coni, Oreste Perri sottolinea soprattutto la concretezza: “È un uomo del fare, uno che preferisce i fatti alle parole. Sono certo che saprà fare cose importanti anche a questo livello. Stamattina mi ha detto: ‘Oreste, non vedo l’ora di abbracciarti. Fammi superare questa settimana, poi ci vediamo’. Mi ha fatto piacere. Gli ho detto che è stato bravissimo: ora è il presidente dei presidenti, e ha portato una piccola federazione come la nostra, la Federcanoa, ai vertici dello sport italiano”.
E proprio da questa prospettiva, Perri guarda con ottimismo al futuro dello sport in Italia: “Luciano darà attenzione anche a quelle discipline che di solito si ricordano solo quando arrivano le medaglie olimpiche. Vuole dare pari dignità a tutti, senza trascurare gli sport più popolari, ma valorizzando anche quelli meno visibili. Penso che il suo obiettivo sia quello di unire il Coni e Sport e Salute, che oggi lavorano ancora in modo un po’ separato. Vuole creare una grande squadra, spingendo con forza sull’avviamento allo sport, soprattutto nelle scuole, e rafforzando il settore d’élite, quello dei Giochi Olimpici e dei Mondiali”.
Uno sguardo, infine, anche al futuro della Federcanoa: “Ora ci sarà una fase di transizione. Antonio Rossi, che è vicepresidente vicario, farà le veci del presidente. Ad agosto ci saranno i Mondiali a Milano, poi tra ottobre e novembre si terranno le elezioni per il nuovo presidente. Credo che Antonio possa essere la persona giusta per proseguire il lavoro fatto finora. La nostra è una federazione piccola nei numeri, ma grande per impegno, qualità, risultati. E poi abbiamo società come Baldesio e Bissolati che fanno un lavoro davvero importante e bello”.
Cristina Coppola