Una nuova Pergolettese
tra continuità e ambizioni

L’incontro tra i vertici della Pergolettese e gli sponsor della società gialloblù che si è svolto ieri al Sant’Agostino è stato l’occasione per parlare di futuro celebrando il presente, al termine di una stagione, la prima senza la figura iconica di Cesare Fogliazza. Una stagione che nonostante qualche sofferenza di troppo nella fase finale ha confermato per la Pergolettese la meritata permanenza in serie C, qualcosa di straordinario dal punto di vista sportivo, ma anche gestionale, considerata l’attualità calcistica, caratterizzata da piazze importanti del calcio italiano che per un motivo o per un altro si trovano fuori dal calcio professionistico. Ieri sera, con gli operatori economici che in questi anni non si sono tirati indietro, dimostrando vicinanza concreta alla società, permettendole di fare calcio professionistico garantendo sponsorizzazioni fondamentali, presenti anche l’amministrazione comunale rappresentata dall’assessore Giorgio Cardile e i due nuovi soci, Mauro Duca e Paolo Romiti, oltre ad Anna Micheli e il presidente Massimiliano Marinelli.
Nessuna notizia riguardo al nuovo organigramma, alla campagna acquisti, all’organizzazione del ritiro precampionato, ma proprio un’occasione di confronto informale tra società e sponsor per guardare al futuro di una ambiziosa Pergolettese.
“Non parliamo solo di calcio, ma della complessità del calcio di oggi”, ha esordito così l’amministratore delegato Mauro Duca salutando gli sponso, anzi i partner come ama chiamarli, protagonisti di un percorso di “cocreazione di una cosa nuova”. Nelle parole di Duca la volontà di raggiungere ambiziosi obiettivi guardando però da dove si è partiti, utilizzando il canottaggio quale metafora della vita, perché “chi voga deve sincronizzarsi con gli altri”, valorizzando le persone che hanno rappresentato fino a questo momento il Pergo, “mettendoci qualcosa di nostro”. Duca ha parlato poi della sua esperienza manageriale a San Marino, da presidente di una squadra del Titano, la Folgore Falciano, che “partecipa ad un campionato primario, che da accesso alle competizioni Uefa”. Con lui, l’amico Paolo Romiti, neo consigliere di amministrazione per il quale, l’dea è quella di partire da ciò che di straordinario è stato fatto fino ad ora dal gruppo dirigente guidato da Anna Micheli e Massimiliano Marinelli, e su queste basi portare avanti un “progetto che vi coinvolga, per creare opportunità che generano prospettive e benefici di crescita”.
Continuità, innovazione, sostenibilità economica, governo e trasparenza, valorizzazione della cultura “Pergo” quale modello per Crema e per il territorio, settore giovanile: queste le direttrici della rinnovata azione della nuova Pergolettese, che si appresta a intraprendere nuovi percorsi di crescita, e poi anche altre questioni. Ad esempio, lo stadio Voltini, che certo necessita di interventi, tenendo però ben presente ciò che è la realtà della Pergolettese e della città: uno degli obiettivi sui quali si ragionerà per il futuro sarà il miglioramento dell’area hospitality, “lavorando su quello che c’è”. La sostenibile economica, è da sempre un mantra per la società di via Carmelitani, lo ha ribadito anche il presidente Marinelli, rivendicando gli anni di permanenza in terza serie, conditi da bilanci trasparenti quanto positivi, così come l’attenzione per il settore giovanile e il rinnovato impegno per far crescere il brand Pergo, anche in stretta connessione con il territorio, passando magari anche dalle relazioni con le nuove generazioni, partendo da iniziative da costruire anche con le scuole, e Pergo come brand lovemark, ha aggiunto Duca, capace di generare amore, affetto, emozione. “Facciamo le cose con tanta testa, senza esagerare, sapendo quali sono i nostri limiti, per questo siamo da 7 anni in C, un record per la società, e noi continuiamo a fare quello che siamo capaci di fare, con le nostre forze, senza fare il passo più lungo della gamba”, ci ha detto il presidente Marinelli a margine dell’incontro, precisando che l’obiettivo resta sempre la salvezza, “ma quest’anno fare anche qualcosa in più”.
Ilario Grazioso