Bechi dopo la vittoria con Nardò:
"È stato un campionato durissimo"

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Luca Bechi si presenta in sala stampa con il volto stanco ma disteso. Al suo fianco, tutto lo staff tecnico della Ferraroni Juvi Cremona, testimone di una battaglia intensa appena conclusa e di un traguardo raggiunto con determinazione e fatica: la salvezza in Serie A2.
“Le mie prime parole vogliono andare agli amici di Nardò – esordisce – In questi quattro giorni sono stati eccezionali. Ringrazio il pubblico, che alla fine ci ha applauditi sportivamente, e mi dispiace molto per Matteo Mecacci, per il presidente e per tutta Nardò. La passione che trasuda da questa società è vera, palpabile. Questo è uno sport crudele: si vince, si perde. Io, purtroppo o per fortuna, sono stato da entrambe le parti e oggi è giusto riconoscere il valore degli avversari, che hanno combattuto fino alla fine”.
Poi lo sguardo si sposta sulla sua squadra: “Delle quattro partite, questa è stata la miglior prova di squadra. Siamo stati presenti in tutte le voci: dalla difesa su Smith, alla scelta tattica di attaccarlo per costringerlo ai falli, al controllo del ritmo, che è sempre stato nelle nostre mani. Tranne pochi minuti, abbiamo sempre condotto”.
Il coach analizza i dettagli che hanno fatto la differenza. “La squadra nella partita più importante della stagione ha alzato il livello, soprattutto difensivo. Abbiamo concesso solo 73 punti, nonostante qualche sbavatura e un po’ di paura nel finale. Siamo stati presenti anche a rimbalzo, cosa che ci era mancata in passato. I 37 rimbalzi totali e i 14 offensivi sono stati la chiave della partita. Era un’idea, l’abbiamo cavalcata e fatta bene”.
Poi, il pensiero va a chi ha lavorato al suo fianco per mesi: “Devo ringraziare lo staff per l’apporto concreto, nella qualità e nella quantità del lavoro. E poi, lo dico sorridendo, per aver sopportato il sottoscritto”.
Bechi allarga il discorso all’intero campionato: “È stato un campionato durissimo. Ci ha messi a dura prova. Siamo passati attraverso tante cadute, ma ci siamo sempre rialzati. Il basket, come la boxe, lo vince chi resta in piedi, anche dopo un colpo. La resilienza e la consistenza ci hanno portati qui, e in questa serie abbiamo dimostrato di avere queste qualità”.
Infine, un pensiero ancora agli avversari e ai tifosi: “Faccio un in bocca al lupo sincero a Nardò. Per noi è un momento felice, ma ce ne andremo con rispetto, che è la cosa più importante. Ai tifosi cremonesi, a chi ha fatto mille chilometri per essere qui, grazie. Grazie di cuore. Ad maiora, come si suol dire”.