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Dopo l’annuncio ufficiale della sua nomina, Alberto Lancetti, nuovo Delegato Provinciale del Coni per Cremona, racconta le sue prime impressioni e obiettivi. Nominato dal presidente regionale Marco Riva nella prima Giunta del quadriennio 2025-2028, Lancetti sottolinea subito il valore del percorso che lo ha portato a questo incarico.
“Sì, sono contento, sono soddisfatto. È arrivato dopo un lavoro che ho fatto di contatti sul territorio. Mi sono spostato da Crema a Cremona, a Casalmaggiore, ho incontrato presidenti di società per chiedere se volessero sostenere la mia candidatura. Ho parlato con tante persone che mi hanno chiesto qual era il mio programma, il mio progetto. Ho spiegato la mia provenienza dal campo sportivo, dal nuoto, e la mia volontà di espandere questo orizzonte a favore di tutto l’ambito sportivo. Ritengo che lo sport debba permeare la vita civile. I valori dello sport, se portati negli altri ambiti, danno una marcia in più, un bel aiuto alla persona”.
Il primo obiettivo, per Lancetti, è chiaro: “Il primo atto in assoluto è formare una squadra, perché da soli non si va da nessuna parte. Tante menti insieme possono avere idee nuove o sviluppare progetti che già ci sono stati e hanno avuto successo, e si possono migliorare. Sicuramente partirei dal mio predecessore, che ritengo abbia una conoscenza e un bagaglio culturale di sport di altissimo valore. Sarebbe un peccato perderlo. Partendo da Tiziano Zini e dai suoi consigli, intendo incontrare candidati e persone che vogliono mettersi in gioco per lo sport e che ci credono veramente”.
Lancetti guarda con entusiasmo alla vivacità del territorio: “Cremona ha una grande vocazione sportiva, lo sappiamo. L’aspetto che risalta di più è che tantissimi cremonesi praticano sport. È la cosa che mi piace di più: quando incontro le persone, tutte hanno una loro passione, uno sport. C’è chi va a correre, chi nuota, chi fa triathlon, chi fa atletica, sport rotellistici… ovviamente calcio, pallavolo. Abbiamo squadre di altissimo livello su tutta la provincia, compreso il tennis. Siamo molto bravi anche a livello paralimpico. Quindi Cremona è una grande realtà sportiva”.
Ma tutto parte dai più giovani: “Il sogno è continuare a lavorare nelle scuole, sempre di più. Lavorare proprio da quando sono piccolini. Perché quando crei una buona base, poi su quella costruisci la persona del futuro. Che potrà essere un atleta d’élite, ma anche semplicemente una persona sportiva, sana, equilibrata, con equilibrio fisico e mentale. Far arrivare lo sport nella società di tutti i giorni: questo è il mio obiettivo“.
Cristina Coppola