La Cremo vista nel finale col Citta
può cogliere l'obiettivo 3° posto

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La Cremonese ha accorciato il distacco dal terzo posto, portandosi a -6 dallo Spezia, con sette giornate ancora da disputare (e tra queste c’è anche lo scontro diretto proprio con i liguri). Allo stesso tempo, i grigiorossi hanno guadagnato un punto in più di vantaggio sul Catanzaro quarto, portandosi a +3 rispetto ai calabresi (agganciati in classifica dalla Juve Stabia, che è andata a vincere 2-1 a Cesena). E’ questo il quadro della situazione per la Cremonese dopo la 31ª giornata di Serie B.
Un turno che ha visto i grigiorossi fallire ancora una volta l’appuntamento con la terza vittoria di fila (mai riuscita in questa stagione), pareggiando 2-2 allo Zini contro il Cittadella. Un risultato che può essere letto in due modi. Da una parte, considerate le sconfitte del Catanzaro e, soprattutto, dello Spezia, rimane l’amaro in bocca per l’occasione sciupata. Dopo due esaltanti vittorie (contro Catanzaro e Palermo) e al cospetto di un’avversaria ampiamente alla portata, l’opportunità era ghiottissima per portarsi a -4 dallo Spezia e riaprire definitivamente la corsa al terzo posto, con lo scontro diretto ancora da giocare.
Ma i primi settanta minuti disputati dalla Cremo non sono stati all’altezza delle ultime due apparizioni. Tanto possesso palla, ma con poche occasioni realmente pericolose create, a parte l’errore di Azzi da distanza ravvicinata e troppe sbandate di fronte a un avversario che si era presentato allo Zini con numeri da incubo in attacco e in difesa, capace di rompere il ghiaccio con Okwonkwo al terzo tentativo. E poi l’avvio shock della ripresa, con il raddoppio del Cittadella incassato dopo pochi secondi.
L’altra faccia, quella positiva, mostrata dalla Cremo è quella degli ultimi venti minuti, complici anche i cambi di Stroppa, con l’uscita di qualche elemento protagonista di una prova sottotono: una reazione rabbiosa, con il carattere e lo spirito che una squadra ambiziosa come quella grigiorossa dovrebbe sempre mettere in campo per tutti i novanta minuti, con le reti di Valoti (autore del terzo gol da subentrato) e di Pickel (sempre più leader carismatico della squadra).
E’ chiaro che, per come si erano messe le cose, il punto non è affatto da buttare, ma il rammarico per l’occasione sprecata rimane. Fino a qualche mese fa, la Cremonese non sarebbe mai stata in grado di recuperare una partita così. E questo rappresenta senza dubbio un segnale di crescita. Mancano sette gare da giocare e ci sono 6 punti di distacco dal terzo posto, con lo scontro diretto da giocare a La Spezia all’ultima giornata, contro una squadra in flessione che ha vinto una sola gara nelle ultime sette giornate. Tutto può succedere. A patto che la Cremo impari ad essere sempre quella degli ultimi venti minuti contro il Cittadella: una squadra con carattere e efficacia da big.
Mauro Maffezzoni