con la Cremonese
Mobility Partner grigiorosso
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Stefan Nikolic da qualche giorno è cittadino italiano a tutti gli effetti, non più solo per la propria formazione cestistica. Una novità di cui ha parlato anche nell’ultima puntata di Basket&co, il talk condotta da Cristina Coppola e Alberto Guarneri, in onda su CR1 il lunedì alle 22, durante la pausa del campionato di serie A per l’impegno delle nazionali: “Sono ormai dieci anni che vivo in Italia e avere finalmente questo documento in mano è qualcosa di davvero speciale. Già da tempo mi sento un po’ italiano, ma ora è ufficiale. Ho intenzione di restare qui e costruire il mio futuro in Italia, e questo è un passo importante che concretizza il mio percorso. Sono felicissimo!”
Torniamo alla pallacanestro. Prima della pausa avete ottenuto una vittoria importantissima contro una delle squadre più forti del campionato. Quanto serviva questo successo per affrontare queste due settimane con maggiore serenità?
“Sì, serviva tantissimo, sia per la classifica che per il morale. Dopo un periodo intenso, abbiamo meritato un po’ di riposo, ma ora siamo tornati al lavoro con grande intensità. Ogni allenamento in questa settimana è fondamentale per consolidare la nostra identità di squadra, migliorare nei dettagli e mettere a punto il nostro gioco con coach Brotto. Stiamo cercando di rafforzare quello che abbiamo costruito nelle ultime settimane, sapendo che le prossime partite saranno ancora più importanti. Sappiamo di poter competere con chiunque, come abbiamo dimostrato contro Trapani e Trento, e questa consapevolezza ci dà ancora più fiducia”.
In ottica salvezza, quanto è stato importante l’arrivo di Christian Burns, ex compagno ai tempi di Cantù?
“Quando ho saputo che sarebbe arrivato, sono rimasto sorpreso e molto felice. Christian è un grande amico, ma soprattutto un giocatore di esperienza, con un fisico che ci dà solidità e presenza in campo e in spogliatoio. Non era facile per lui arrivare e giocare subito una partita così importante come quella contro Trapani, ma si è inserito immediatamente. Abbiamo ritrovato la chimica che avevamo già a Cantù e so che può darci una grande mano”.
Quando sei arrivato a Cremona, avevi espresso il desiderio di giocare di più da ala piccola. Con coach Brotto ti abbiamo visto ricoprire questo ruolo con più continuità, anche partendo in quintetto. Come stai vivendo questo adattamento?
“Sono davvero contento perché questa doppia dimensione valorizza il mio gioco e può dare qualcosa in più alla squadra. Non è facile cambiare ruolo nel corso della stagione, ma stiamo lavorando tutti per trovare il giusto equilibrio. Giocare da ‘3’ mi permette di sfruttare il mio fisico vicino a canestro, ma anche di allargare il campo in alcune situazioni. È un processo di adattamento che richiede tempo e tanto allenamento, ma sono felice di avere questa opportunità e credo di poter avere un impatto importante anche da questo punto di vista”.
Nel finale della partita con Trapani ci aspettavamo di vederti in campo nei minuti decisivi, soprattutto per il tuo apporto difensivo. Invece lo staff tecnico ha deciso di mantenere inalterati gli equilibri della squadra che stava giocando bene. Come l’hai vissuta dalla panchina?
“Onestamente, non ho nulla da aggiungere perché la scelta di coach Brotto ha prodotto i risultati che servivano. L’importante era vincere, non pensare ai singoli. Ovviamente mi sentivo pronto a entrare e dare il mio contributo, ma la squadra ha trovato il suo equilibrio e ha portato a casa la vittoria. In quei momenti devi solo pensare al bene del gruppo, e il nostro obiettivo è vincere le partite, non contano le rotazioni individuali“.
Cristina Coppola