le formazioni ufficiali
ma la A2 è ancora possibile
sfreccia a Costa Sant'Abramo
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Per ripartire, per mettere fieno in cascina, per compiere un ulteriore step a livello di squadra. Ci sono tante buone ragioni per la Ferraroni Juvi Cremona per portare a casa i due punti contro la Tezenis Verona.
La sconfitta al fotofinish contro Piacenza, vera bestia nera degli oroamaranto, ha senz’altro lasciato l’amaro in bocca, sia per come è giunta, sia per quella sensazione di grande occasione lasciata per strada. Partita dopo partita, il rush finale si avvicina sempre più e il peso specifico di ogni gara aumenta sensibilmente.
Per i gigliati è giunto dunque il momento di alzare l’asticella e di certificare con i risultati una crescita che nelle ultime uscite è apparsa tangibile. Così come a Cividale, nel derby la vittoria è scivolata via nel finale, con un sanguinoso rimbalzo offensivo che ha permesso agli avversari di ribaltare una partita che sembrava saldamente nelle mani dei ragazzi di Bechi.
Questione di attenzione, di cinismo, di quel killer instinct che non permette solo di girare l’inerzia a proprio favore, ma anche di chiudere le partite quando necessario. Questione di dettagli, che tuttavia fanno la differenza, così come la farà la lotta a rimbalzo, decisiva all’andata con un netto 41-29 a favore degli scaligeri, bravi a mettere la freccia nell’ultimo periodo dopo tre quarti giocati alla pari dalla Juvi.
Verona è squadra ostica, fisica e con americani di livello assoluto per la categoria: Jalen Cannon, vecchia conoscenza del basket cremonese, nei pressi del ferro è una sentenza e nel reparto esterni coach Ramagli può contare su uno scorer di categoria superiore come Zach Copeland, giunto da Napoli per rimpiazzare Jacob Pullen, che ha invece fatto il percorso inverso.
E poi Esposito, Penna, Udom: talento e fisicità in tutti i ruoli, a cui gli oroamaranto dovranno far fronte con una gara di energia, aggressività e sostanza. Una Juvi con il coltello tra i denti, che si augura di avere una spinta in più da un PalaRadi che, soprattutto in questo infuocato finale di stagione, deve diventare un fattore. Per staccarsi dalle sabbie mobili. E, perché no, magari per dare una sguardo anche più su.
Palla a due domenica alle 18:00 al PalaRadi.
Alberto Guarneri