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Jari Vandeputte è uno dei giocatori più in forma di questa Cremonese. Arrivato in estate dopo la più che positiva esperienza al Catanzaro, il belga ha faticato a ritagliarsi spazio in tutta la prima parte di stagione. La svolta è arrivata a Cesena, alla diciannovesima giornata, quando Vandeputte è entrato dalla panchina ed è riuscito a sbloccarsi segnando la sua prima rete in grigiorosso, decisiva per la vittoria della sua squadra. Da allora è riuscito a ritagliarsi un posto da titolare a centrocampo e nelle ultime due uscite ha addirittura sfornato quattro assist, salendo a quota otto in stagione.
Hai festeggiato a Cesena il tuo primo gol, poi da lì in poi di cose ne sono successe davvero tante, soprattutto per te. Ci vuoi raccontare come stai vivendo questo periodo, molto positivo per te?
“Personalmente è stato un mese bello per me, dopo quel gol a Cesena sono arrivati altri assist, quindi personalmente è stato un periodo importante per me. Ma come dico sempre è importante soprattutto che le cose vadano bene per la squadra. Aver dato una mano alla squadra in questo modo per me è più importante dell’aspetto personale. Sono contento soprattutto per la squadra e poi per me di conseguenza”.
Nella prima parte di stagione non eri riuscito a ritagliarti molto spazio, quali sono state le difficoltà che hai avuto prima di quel gol a Cesena che ha cambiato le cose?
“Posso dire che sono stato sempre sereno e tranquillo, ho fatto sempre il mio dovere anche in settimana, quindi ho sempre lavorato duro per me e per la squadra. Possiamo dire che da un mese a questa parte le cose per me vanno meglio. Prima magari il fatto di mettermi troppa pressione addosso non serviva a niente e non mi ha aiutato, perché poi sono uno che vuole incidere subito e sempre in ogni partita, perché sono abituato a questo. Magari quando le cose non andavano come volevo io, cercavo di forzare un po’ le cose, sbagliando. Però ripeto: sono stato sempre sereno, ho avuto sempre anche la fiducia del mister e di tutti, anche della squadra. Finalmente adesso è cambiato tutto per me e per la squadra”.
Come ti trovi a giocare dalla stessa parte di Barbieri? Nelle ultime due partite l’impressione è stata che vi intendiate bene.
“Sì ci troviamo molto bene, anche Barbieri è un giocatore di spinta. Io cerco di giocare un po’ più tra le linee, così lui spinge un po’ di più. Ci troviamo bene, le ultime due partite abbiamo giocato insieme e le sensazioni sono state positive”.
Restando sull’aspetto tattico, ti abbiamo visto attaccare contro il Cesena tagliando centralmente, ma poi gli assist li hai fatti aggredendo la fascia. Stroppa ti dà più libertà di scelta o c’è una cosa in particolare che ti viene meglio?
“No, il punto di partenza è sempre la posizione dalla quale parto, dove vuole il mister. Nella posizione in cui gioco è vero che ho un po’ più libertà perché sono quel tipo di giocatore. Penso che uno come Vazquez magari abbia bisogno di un po’ più di libertà, quindi a volte ci inventiamo una giocata o magari ci mettiamo in una posizione dove possiamo inventare qualcosa, sono cose che vengono naturali”.
Adesso c’è la seconda gara in casa di fila e arriva il Modena, una squadra che col cambio di allenatore ha migliorato il proprio rendimento, però nelle ultime quattro partite ha fatto solo tre punti. Nell’ultima partita la squadra emiliana è stata anche fischiata dalla propria curva. Come vedi questa prossima partita?
“Ci stiamo preparando come facciamo sempre, andiamo forte in settimana in allenamento, facciamo le cose che vogliamo fare sempre e poi sappiamo che come ogni domenica sarà una partita dura. Sappiamo che il Modena è una squadra forte, è un’avversaria tosta da affrontare, che ha fatto pochi punti di recente, quindi sicuramente verrà a Cremona con il coltello tra i denti per prendere punti, però noi dobbiamo fare le nostre cose. Sappiamo quello che dobbiamo fare, veniamo da un periodo molto positivo, quindi cercheremo di trovare continuità nei risultati e nelle prestazioni”.
Si dice molto spesso che la gioia di far segnare un gol a un compagno sia la stessa rispetto a quando si va in rete da soli. Per te che sforni tanti assist, questo concetto vale ancora di più?
“Sì, è vero che i numeri dicono quello, per me la soddisfazione è tanta nel far segnare i compagni, soprattutto quando serve a qualcosa. Quindi quando si vince, che è la cosa importante, è una sensazione ancora più positiva”.
Quel gol segnato contro il Cesena, ti ha reso un giocatore sbloccato anche a livello di testa?
“Penso di sì, quel momento lì mentalmente mi ha liberato un pochino, mi ha tolto un po’ di pressione che avevo addosso. Quel gol mi ha sbloccato un pochino, quindi adesso è importante cercare di continuare a fare prestazioni positive e, soprattutto, i risultati devono continuare a essere questi”.
Abbiamo letto che tu avevi due idoli, due connazionali: Mertens e anche Hazard, però ti hanno paragonato a Kvaratskhelia. Tu dove ti collochi tra questi tre? A chi pensi di avvicinarti di più come stile?
“Sono tre giocatori di livello più alto rispetto a me, però mi ispiro più a Hazard come dribbling e come assist, penso di avvicinarmi di più a lui”.
La Cremo sta crescendo e sta anche dando l’impressione di essere maturata. Secondo te come prossimo obiettivo si può fare un pensierino al terzo posto che garantirebbe un piazzamento privilegiato nei playoff e che adesso dista sei punti?
“Certo, lo Spezia sta dando tutto in questo campionato, è una squadra molto forte, non siamo così lontani, sicuramente è un obiettivo che dobbiamo avere in testa. Come dicevo prima è importante per noi guardare a noi stessi e fare prestazioni importanti ogni settimana, a cominciare dalla prossima domenica. Facciamo risultati e poi vediamo”.
Mauro Maffezzoni