Cremonese

Cremo: prima il nuovo modulo, ora
il club pensa al cambio in panchina

Giovanni Stroppa (Foto Francesco Sessa)

Sono ore di riflessione in casa Cremonese. L’avvio di stagione non è stato all’altezza delle aspettative. Dopo otto giornate i grigiorossi hanno 11 punti in classifica, dove occupano la settima posizione. Pisa, Spezia e Sassuolo iniziano a prendere il largo nelle primissime posizioni. Le sconfitte per la Cremo sono già tre. E a livello di prestazioni la squadra non convince, con troppi alti e bassi, anche all’interno della stessa partita.

Le ultime due uscite, inoltre, hanno creato parecchi malumori tra i tifosi. Prima la sconfitta nel sentito derby con il Brescia per colpa di un primo tempo da incubo, poi il pareggio con il Bari in rimonta dopo aver regalato ancora la prima frazione di gioco agli avversari. I fischi del pubblico dello Zini al termine dell’ultima gara di campionato testimoniano il malcontento generale.

Anche la società, dopo gli investimenti sostenuti durante il mercato estivo, si aspettava una partenza diversa della squadra. Approfittando della sosta, la dirigenza grigiorossa ha iniziato a riflettere sul momento di difficoltà che sta vivendo la Cremonese e sulle eventuali soluzioni. Ieri (lunedì 7 ottobre) la via scelta sembrava quella di mantenere l’attuale guida tecnica, ma cercando di adottare un sistema di gioco diverso e più gradito allo spogliatoio: quel 4-3-1-2 accennato negli ultimi venti minuti contro il Brescia e poi adottato per tutto il secondo tempo contro il Bari.

Ma in serata gli scenari sono cambiati. In seguito a una sorta di summit, si è deciso di prendere in considerazione l’ipotesi di un cambio in panchina. Una soluzione che richiede tempo, perché la ricerca di un sostituto che possa arrivare a stagione in corso e far svoltare la squadra è tutt’altro che semplice. Non è escluso che nelle prossime ore arrivino note ufficiali della società.

Intanto, domani (mercoledì 9 ottobre) la squadra riprende gli allenamenti. Se si vuole approfittare in pieno della sosta per cambiare allenatore e concedergli due settimane di tempo per ambientarsi e trasmettere i suoi principi di gioco alla squadra, il tempo a disposizione per prendere una decisione non è molto.

Mauro Maffezzoni

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