Cremo, troppi alti e bassi: serve
continuità, non solo di risultati
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Acque agitate in casa Cremonese. L’avvio di campionato dei grigiorossi non è stato di sicuro all’altezza delle aspettative di tifosi e società. Dopo sette giornate, la squadra di Stroppa ha già rimediato tre sconfitte. Troppe per una formazione costruita per puntare alla promozione diretta. È vero che il secondo posto, occupato dallo Spezia, dista soltanto 3 punti e che nella parte alta della classifica regna ancora l’equilibrio con tante squadre concentrate in pochi punti, ma è doveroso analizzare a fondo l’avvio di campionato della Cremonese per riuscire a trovare una soluzione.
In questo momento i grigiorossi sono una squadra che non riesce a trovare quella continuità necessaria per proiettarsi verso l’alto in classifica. Serve continuità non solo di risultati, ma anche a livello di prestazioni, con troppi alti e bassi all’interno delle partite fin qui disputate. Si pensi alla sfida del Rigamonti: primo tempo da incubo e ripresa giocata schiacciando gli avversari, sfiorando la clamorosa rimonta.
Anche la sfida vinta a Catanzaro offre un altro spunto di questo genere: nel primo tempo la squadra di Stroppa ha creato tante occasioni, sciupando troppo, nella ripresa c’è stato il ritorno dei calabresi e solo una giocata di Castagnetti nel finale ha permesso a Johnsen e Barbieri di andare a realizzare il gol della vittoria.
Contro lo Spezia stesso film: prima frazione con i grigiorossi padroni della partita e in vantaggio, ripresa di grande sofferenza con sconfitta sventata soltanto dalle grandi parate di Fulignati. L’unica partita che Bianchetti e compagni hanno avuto in pugno dall’inizio alla fine è stata quella contro il Sassuolo, vinta nettamente.
Domenica arriva allo Zini il Bari, poi ci sarà la sosta, che potrebbe anche far compiere riflessioni, nel caso la Cremonese dovesse mostrare anche contro i pugliesi alti e bassi di rendimento, senza offrire una prestazione convincente.
Mauro Maffezzoni