La Cremonese rischia di essere
troppo Vazquezereopatica
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Si riparte con un pareggio interno contro uno Spezia che ancora si mantiene imbattuto in questa stagione e una Cremonese che non riesce a dare continuità al rotondo successo contro il Sassuolo.
DOPPIO BINARIO
Con i neroverdi la Cremonese era riuscita ad utilizzare le corsie esterne per provare a creare spazi all’interno del campo, con pochi cross e tante giocate a liberare uomini dentro al campo, vedasi alla voce Collocolo (in gol anche con lo Spezia). Invece con i bianconeri si è tornati a portare il pallone troppo spesso sul doppio binario laterale, con molti traversoni e poche occasioni. E con il treno vittoria rimasto fermo alla stazione dell’alta velocità di Reggio Emilia.
VAZQUEZEREOPATIA
E in una Cremonese che fatica ad accendersi, con le bizze climatiche che impongono cambiamenti nei comportamenti, i grigiorossi sembrano sempre più Vazquezereopatici, condizionati dalle prestazioni dell’italo-argentino, capace di illuminare la scena e riscaldare la partita quando è in giornata, e lasciando al buio la squadra quando cala o è assente (verticalizzazione 29’, anticipato 44’, sostituzione 64’).
SANT’ANDREA DA EMPOLI
A salvare il risultato, in ogni caso, è servita un’altra prestazione di Sant’Andrea da Empoli, al secolo Andrea Fulignati con salvataggi vari distribuiti lungo il corso dei 90 minuti con smanacciate e imposizioni delle mani, ma anche una piccola sbavatura sul pareggio a ricordarci che, nonostante i miracoli, rimane ancora terreno, per quanto serio candidato all’aureola di santo protettore della porta.
Mauro Taino