Cremonese

La Cremonese rischia di essere
troppo Vazquezereopatica

Vazquez in azione contro lo Spezia (Foto Francesco Sessa)

Si riparte con un pareggio interno contro uno Spezia che ancora si mantiene imbattuto in questa stagione e una Cremonese che non riesce a dare continuità al rotondo successo contro il Sassuolo.

DOPPIO BINARIO

Con i neroverdi la Cremonese era riuscita ad utilizzare le corsie esterne per provare a creare spazi all’interno del campo, con pochi cross e tante giocate a liberare uomini dentro al campo, vedasi alla voce Collocolo (in gol anche con lo Spezia). Invece con i bianconeri si è tornati a portare il pallone troppo spesso sul doppio binario laterale, con molti traversoni e poche occasioni. E con il treno vittoria rimasto fermo alla stazione dell’alta velocità di Reggio Emilia.

VAZQUEZEREOPATIA

E in una Cremonese che fatica ad accendersi, con le bizze climatiche che impongono cambiamenti nei comportamenti, i grigiorossi sembrano sempre più Vazquezereopatici, condizionati dalle prestazioni dell’italo-argentino, capace di illuminare la scena e riscaldare la partita quando è in giornata, e lasciando al buio la squadra quando cala o è assente (verticalizzazione 29’, anticipato 44’, sostituzione 64’).

SANT’ANDREA DA EMPOLI

A salvare il risultato, in ogni caso, è servita un’altra prestazione di Sant’Andrea da Empoli, al secolo Andrea Fulignati con salvataggi vari distribuiti lungo il corso dei 90 minuti con smanacciate e imposizioni delle mani, ma anche una piccola sbavatura sul pareggio a ricordarci che, nonostante i miracoli, rimane ancora terreno, per quanto serio candidato all’aureola di santo protettore della porta.

Mauro Taino

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