Basket

La Vanoli presenta Tariq Owens
"folgorato dal gioco di Cavina"

Da sinistra Andrea Conti, Tariw Owens e Paolo Corradi

E’ già un leader dello spogliatoio, Tariq Owens, il nuovo centro della Vanoli Cremona. Oggi è stato presentato ufficialmente alla stampa. Giocatore solare, dotato di grande energia e atletismo, si distingue anche per una grande passione per la musica che dà ritmo alle sue giornate, ha scelto Cremona perché rimasto abbagliato dal gioco di sistema di Demis Cavina durante le sfide con Napoli nella scorsa stagione.

Introducendo l’ultimo arrivato in casa biancoblù, il GM della Vanoli, Andrea Conti pone l’accento sulle sue caratteristiche che andranno ad inserirsi in una squadra più versatile e più atletica, vista anche l’età dei ragazzi che compongono il roster: “Io credo che Tariq sia anche un leader molto positivo all’interno dello spogliatoio e in campo – racconta Conti -, aiuterà gli altri a crescere, perché lui arriva da due stagioni in Italia dove ha vinto la Coppa Italia l’anno scorso con Napoli dopo aver fatto molto bene a Varese. Da lui attendiamo una conferma dal punto di vista individuale e ci aspettiamo che aiuti la squadra a raggiungere la salvezza il prima possibile, in un campionato dove il livello si è alzato tantissimo”.

Per prima cosa Owens spiega i motivi per cui ha deciso di unirsi al team di Demis Cavina: “Quando è arrivato il momento di decidere in quale squadra avrei giocato – spiega il lungo di 206 cm -, ho scelto Cremona perché l’anno scorso, quando ho giocato contro di loro, mi piaceva molto come giocavano. Mi piaceva l’idea dell’allenatore, e questo è il motivo per cui sono arrivato a Cremona”.

Cremona molto diversa da Napoli, com’è stato il cambiamento, passando da una città come Napoli?

“Sono stato in un paio di ristoranti, e adoro il cibo. Le persone, la città, tutto è molto bello e accogliente, quindi ora mi sento come se fossi nel posto giusto. Non vedo l’ora di avvicinarmi alla tifoseria, conoscere la città, e sono davvero entusiasta. Ho un’energia positiva, mi piace portare energia ovunque vada. Porto sempre con me la mia cassa per la musica e cerco di trasmettere energia ai ragazzi, ovunque mi trovi. Voglio che tutti siano nel giusto stato d’animo, così possiamo andare avanti e performare al meglio. Mi piace avere una buona energia nello spogliatoio prima, durante e dopo l’allenamento. Il basket è solo una parte della vita, ma è importante che tutto si unisca. Dobbiamo essere tutti sulla stessa lunghezza d’onda, niente di ciò che accade fuori può influenzare ciò che facciamo nello spogliatoio e in campo. Questo è il mio modo di fare: voglio che tutti abbiano la giusta energia per affrontare la giornata, spingendo per ottenere il meglio. Questo è il mio carattere e ciò che mi definisce come persona”.

Quali sono le richieste di coach Cavina?

“Beh, mi ha chiesto di essere me stesso. Tutti sanno come ho giocato negli ultimi due anni, ma questo sistema è un po’ diverso. Ho tanto da imparare e voglio migliorare. Non vedo l’ora di passare del tempo in palestra, migliorare, giocare in varie situazioni e adattarmi. Sono emozionato e non vedo l’ora di cominciare”.

Al debutto con la Vanoli è arrivata una doppia doppia e il pick and roll è uno dei modi migliori per far brillare il suo gioco questa stagione. 

“Ognuno gioca il pick and roll in modo diverso. Come lungo, devo imparare a giocare con ogni guardia, ma sento che tutte offrono dinamiche diverse al gioco. Qualunque cosa coach Cavina ci chieda di fare, abbiamo delle guardie dinamiche che sanno come gestire il gioco. Sono molto entusiasta”.

Qual è il motivo della scelta del numero 41?

“Ho scelto il numero 41 al college, grazie al mio allenatore. Il 4 rappresenta la forza mentale e l’1 la forza fisica. Finché sei mentalmente e fisicamente preparato, puoi superare tutto”.

Cristina Coppola

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