Cremonese, Stroppa vuole
una rosa senza spine
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Le parole del direttore sportivo Simone Giacchetta come prime tessere di un effetto domino che a breve cambierà la rosa della Cremonese. Tante le tematiche trattate dal diesse, in grigiorosso dalla stagione 2021/’22, quella della promozione dalla Serie B alla A.
In primis, il tema dei prestiti: il grazie a Valentin Antov e a Massimo Coda sa molto di saluti. Sul primo, la difficoltà a riportarlo a Cremona è data anche dalle sue prestazioni. Il nazionale bulgaro, rientrato al Monza proprietario del cartellino, dopo una stagione come quella appena chiusa in grigiorosso ha tutte le carte in regola per giocarsi chances in altre piazze di Serie A. O comunque per un eventuale prestito andrà intavolata una nuova e più complicata trattativa rispetto allo scorso anno.
La caccia a nuovi difensori è aperta, così come a nuovi attaccanti. Coda andrà sostituito con un bomber che possa garantire alla Cremonese i gol portati quest’anno dal 90 grigiorosso. In più, il pacchetto offensivo andrà rivoluzionato data la presenza, ad oggi, nel pieno del progetto di Stroppa, del solo Tsadjout. Okereke non sembra più poter rientrare nei programmi grigiorossi, su Ciofani il ds Giacchetta è stato chiaro: “Siamo rimasti alla sua volontà di smettere col calcio giocato al termine della stagione appena conclusa”.
C’è poi un giocatore che di soprannome fa il Mudo ma che da quando è arrivato al centro Arvedi ha sempre fatto parlare di sé: su Vazquez, Giacchetta è stato attendista, ha rimandato alle prossime settimane la valutazione tecnica dei giocatori in rosa per capire da chi ripartire. Segnale che il rinnovo automatico forse non basta per vedere l’italoargentino al centro del gioco grigiorosso.
Altro tema affrontato da Giacchetta, i quinti: il gioco di Stroppa prevede gamba e capacità nell’uno contro uno per interpretare il ruolo di esterni a tutta fascia con particolare propensione offensiva. Un compito dispendioso. Ecco perché in rosa la Cremo vorrebbe integrare il reparto ali, per tornare subito a volare.
Simone Arrighi
