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Rodini, remo in pausa: "Ma
sono pronta per nuova sfida"

Foto Agnese Denti

Non c’è Parigi, come avrebbe sperato, nel futuro di Valentina Rodini (Fiamme Gialle), la qualificazione di Lucerna con la compagna di Tokyo Federica Cesarini non è andata a buon fine. C’è delusione, comprensibile, ma nessun dramma, lo sport è anche questo.

Valentina non perde il suo sorriso ma pensa già alla prossima sfida e se sente il bisogno di una pausa dal canottaggio, non vede l’ora di buttarsi in una nuova avventura “Sul futuro in realtà non ho le idee chiare – racconta – quando sono tornata a Cremona ho incontrato Luca Cattaneo, mio ex compagno di squadra, che da anni si è dato al triathlon con lo Stradivari Team, e mi ha lanciato l’idea”.

Venendo dalla preparazione olimpica, la campionessa olimpica si trova in uno stato di forma ottimale, per cui, dai i primi allenamenti alla prima gara, il passo è stato breve: “Ho fatto una settimana provare questo nuovo sport e mi hanno subito lanciato nella competizione. Mi hanno voluto in squadra… sono stati positivi, accoglienti, e la cosa mi intriga”.

Quindi triathlon: bici e nuoto, alleati di Valentina durante i momenti di infortunio, e la corsa, che nella vita di un canottiere non manca mai, nonostante abbia trascorso gli ultimi tempi solo in barca, c’è voglia di competere e mantenere il legame forte con Cremona “ho ripreso la bici in mano oggi, il nuoto ieri, e non correvo da quattro mesi. Non so che pazzia mi sia venuta in mente e non so perché lo sto facendo, però vedo l’entusiasmo della squadra che mi ha convinto e coinvolto”.

Ma questo non significa abbandonare per sempre il canottaggio “Sicuramente no. Non abbandonerò completamente il canottaggio. I remi sono un pezzo di vita, un pezzo di me, però sicuramente devo dare il giusto stacco per un recupero fisico e mentale, perché è stata una bella botta. Purtroppo è stata una brutta gara, nel senso che noi ci abbiamo messo cuore e anima, ma non siamo arrivate in forma né fisicamente né mentalmente. Abbiamo subito un processo di selezione interna molto tosto, necessario, ma molto tosto.

“Il risultato di Lucerna non è stato adeguato a quello che eravamo – ammette l’atleta delle Fiamme Gialle – e questo ha fatto sì che CT decidesse di cancellare la selezione interna per tentare il doppio senior. Questa forse è stata la cosa più che più mi ha devastato, perché eravamo vicine. Avremmo potuto ottenere la qualifica interna, ma non ce ne è stata data l’occasione. E neanche per fare la riserva. È stato deciso tutto a tavolino, il direttore tecnico si è assunto la responsabilità di decidere in questo modo, come è lecito che sia, e io accetto il responso, è dura, dura da digerire, ma obiettivamente noi non abbiamo fatto una buona prestazione. Felice di come ci siamo arrivate, di come abbiamo combattuto e stretto i denti, felice di aver dimostrato di esserci fino alla fine, dopo tutte le ripartenze di questi tre anni per le varie fratture. Sono stata felice di essermi guadagnata in un posto sul doppio, peccato per come è andata”.

Ma dopo un lampo di tristezza torna, gli occhi si illuminano quando pensa ai prossimi obiettivi: “In realtà non avevo un piano B, quindi mi sono ritrovata due mesi senza programmi. L’obiettivo me lo ha dato questa squadra di triathlon cremonese e nel prossimo fine settimana inizierò a gareggiare per loro che credo che mi stiano un po’ salvando“.

Rivedremo Valentina Rodini domenica all’esordio in una gara di triathlon con lo Stradivari Team, accanto a Massimo Ghezzi e Andrea Marchesi, domenica 2 giugno a Milano per il Deejay Tri.

Guarda il servizio di Cremona1

Cristina Coppola

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